Legàmi: “Subito la delega sulle politiche educative ad un assessore competente”
Una lettera tra memoria e protesta sottoscritta da associazioni e coordinamenti del territorio
Il Faro on line – Subito la delega delle Politiche Educative ad un Assessore: i cittadini hanno bisogno di un referente unico, immediato, reperibile, con competenze definite. Subito avviare un tavolo partecipato di Istituzioni (Amministrazioni, scuole) e società civile (studenti, famiglie, associazioni culturali, di volontariato, imprenditoriali) per affrontare insieme i problemi e progettare in modo condiviso le politiche per l’istruzione sul nostro territorio. Queste in breve le richieste di Legàmi, una Rete di associazioni da alcuni anni attiva nel territorio del X Municipio, mettendo insinergia gli sforzi di ciascuna Associazione componente al fine di tutelare i diritti dei cittadini e la pienarealizzazione del dettato costituzionale.
In questi anni la Rete ha lavorato su due tematiche: la prima è il tema scottante del lavoro, la seconda quello della scuola. A ciascuno di questi temi sono stati dedicatitre incontri pubblici, aperti al territorio e alle Istituzioni: il primoteso a evidenziare le condizioni dei cittadini e i bisogni condivisi; il secondo mirato ad analizzare quanto laCostituzione stabilisce in merito alle problematiche rilevate; il terzo, previo un esame delle questioni locali piùstringenti, di discussione e di proposta alle Autorità del Territorio individuate come competenti a fornirerisposte concrete e a risolvere, almeno parzialmente, le problematiche emerse.
Gli incontri sul lavoro hanno portato a constatare purtroppo l’assenza, nella precedente Amministrazione, diqualunque interesse a rispondere ai bisogni dei cittadini, ignorando addirittura l’invito al terzo incontro e leproposte emerse che avevano (lo ricordiamo) come obiettivi: un maggiore controllo, a favore del lavoratore,delle condizioni d’impiego; la tutela del lavoro giovanile; la creazione di progetti finalizzati alla nascita diun’economia turistico-culturale-naturale autonoma, capace di limitare il pendolarismo lavorativo verso Romae l’inoccupazione e la sottoccupazione adulta e giovanile; infine, una seria lotta alla mafia presente da annisul territorio.
Gli incontri sulla scuola hanno portato all’individuazione, tra le diverse problematiche, di tre tipi di intervento:il primo era la riorganizzazione dell’istruzione professionale sul territorio, indirizzata a giovani e adulti, italiani e di diversa etnia e cultura, con l’obiettivo di riammodernare ma anche salvare e valorizzareesperienze formative di forte rilevanza. Il secondo consisteva, da un lato, nell ‘ampliamento dell’offertaformativa della scuola dell’infanzia (la cui frequenza è riconosciuta ormai da tutte le ricerche comepositivamente correlata al successo scolastico seguente) con l’obiettivo di soddisfare le richieste dei cittadinie garantire un adeguato numero di strutture; dall’altro, nella ridefinizione, in piena garanzia di trasparenza, dei criteri adottati nella stesura delle graduatorie e nel miglioramento del controllo sulle struttureeducative convenzionate,sia nella fase costitutiva (requisiti) che in quella di attività, soprattutto riguardoalle condizioni dell’utenza e dei lavoratori.
Il terzo tipo di intervento, forse il più innovativo, era l’esplicitarichiesta della creazione di un organismo assolutamente originale sul territorio italiano. Taleorganismo doveva
essere costituito dalle rappresentanze di tutte le componenti scolastiche (Dirigenti,docenti, famiglie, studenti, personale ATA) scelti da tutte le scuole di ogni ordine e grado, dai rappresentantidelle Associazioni economiche e sociali del territorio, dai rappresentanti di tutte le Associazioni checollaborano con le scuole nell’attività progettuale formativa scolastica ed extrascolastica, dai rappresentantidi tutte le Associazioni che lavorano sul Territorio interessate alla politica scolastica.
Data la sua costituzione, tale organismo doveva essere obbligatoriamente consultato dall’Amministrazione per tutte le questioniattinenti alla politica scolastica e doveva essere lo strumento principale per cogliere i bisogni dellacittadinanza in tale ambito, realizzando concretamente lo spirito democratico di cui le nostre Istituzioni siproclamano portatrici.In questo secondo percorso il Municipio si è fatto autorevolmente presente con il vicepresidente Lorenzatti e con la Presidente della Commissione Scuola e Cultura, Bergamini; il Comune, invece, ha brillato per l’assenza dell’assessore Cattoi.
“Nel concreto, però – afferma la portavoce di Legàmi Mirella Arcamone – nonostante l’impegno dei rappresentanti del Municipio, dobbiamo constatare con rammarico che nulla è cambiato”. “Tutto tace e di cambiamenti reali nessuna traccia. Per ragioni che ignoriamo siamo in una situazione di stallo – continua Arcamone – non abbiamo nei fatti un diretto interlocutore, non sappiamo come le nostre richieste, pur condivise con la stessa Commissione in una specifica seduta allaquale fummo invitati, siano state accolte in altre sedi e come possano essere tutelate fino a realizzazionepiena”.
“In una parola – conclude la portavoce della Rete di associazioni – siamo anche noi intrappolati in un immobilismo che pensiamo strutturato ad arte per favorire larassegnazione e la rinuncia. Ma per noi non è così e non lo sarà mai, pertanto chiediamo a cittadini, coordinamenti, associazioni checredono nel valore della scuola pubblica di sottoscrivere la lettera da noi elaborata e proposta”.
Daniele Taurino
Di seguito il testo della lettera con relative sottoscrizioni:
“Questa lettera è una memoria e una protesta insieme e incarna non solo il rammarico e la delusione, maanche lo sdegno e la fermezza sulla quale chiediamo l’esplicita condivisione di cittadini ed associazioni che hanno a cuore la scuola pubblica sul nostro territorio. Chi si presenta come diverso, deve anche dimostrarlo, non con le parole, ma con i fatti.
Questa Amministrazione ha avuto ed ha l’opportunità di mostrare veramente ai cittadini di avere a cuore la politica scolastica di questo territorio e di volerla mettere al centro dei propri interessi e delle proprie attività,con consapevolezza degli effetti e dei legami tra la scuola e gli altri settori della vita civile e sociale. Chiediamo dunque a gran voce la ripresa di un dialogo chiaro con le Istituzioni per realizzare effettivamente la comunicazione e la collaborazione cittadinanza-rappresentanza che costituisce il nodoproblematico ma anche l’essenza di ogni democrazia.
Riteniamo imprescindibile che: 1. I cittadini, le istituzioni scolastiche e le associazioni possano avere sui temi e le scelte che riguardano la scuola un rapporto diretto e continuocon il Presidente Tassone, o con l’Assessore al quale nel caso – e auspichiamo presto – deciderà di affidare la delega alle politiche educative
2. Sia urgente attivare un tavolo di concertazionecome quello sopra indicato, niente di burocratico o autocelebrativo, bensì un luogo reale di confronto e ricerca condivisa di soluzioni, in cui le diverse parti si confrontino con i decisori politici ed insieme si individuino le soluzioni migliori.
In conclusione ci attendiamo dai nostri amministratori una svolta sulle politiche educative in sensopartecipativo e ampiamente democratico. Un segnale potrebbe essere dato con l’ assegnazione delladelega e con una convocazione a breve scadenza di un incontro di ascolto delle diverse realtà, sultipo degli Stati Generali della Scuola”.
LEGÀMI Rete di Associazioni: Affabulazione – C.I.A.O.Onlus – cdlt Cgil centro-ovest litoranea -Comunità di Sant’Egidio (Ostia) – Equorete -F.L.C CGIL Roma Ovest – FOCUS Casa dei Diritti Sociali -Giovani Non Più Disposti a Tutto – A.P.S. Ideas Europa – L’Isola del tesoro Ostia Onlus – IO NOI ONLUS -Movimento di Impegno Educativo di Azione Cattolica (Roma) -Movimento Nonviolento (Centro del Litorale Romano) – Observo Onlus – LA ZAGARAALTRI SOGGETTI FIRMATAR: Stand Up Rete di Associazioni del litorale romano, CGD nazionale, Comitato Genitori Quinqueremi, ALESSANDRAPROIETTI ONLUS, LIONS CLUB ROMA MARE