“La vicenda Alitalia è l’emblema di ciò che il Paese vive”

4 novembre 2014 | 00:20
Share0
“La vicenda Alitalia è l’emblema di ciò che il Paese vive”

Lo affermano i consiglieri comunali Mauro Gonnelli e William De Vecchis

Il Faro on line – “La vicenda Alitalia, semmai ce ne fosse bisogno, ha smascherato ancora una volta la falsa politica degli slogan e delle promesse. L’emblema di ciò che a tutti i livelli stiamo vivendo in Italia. Tutte le istituzioni a partire dal presidente del Consiglio Renzi per finire a Zingaretti e al sindaco Montino, in prima linea nel promettere tutele e ricollocazioni per gli esuberi, sono spariti come fantasmi dopo Halloween, non appena i loro elettori, gli operai e la nostra città avevano bisogno di aiuto”. Lo affermano i consiglieri comunali Mauro Gonnelli e William De Vecchis.

“Le famiglie che lavorano nell’ambito aeroportuale sono centinaia e centinaia. Il Leonardo Da Vinci continua a essere una fonte occupazionale importante per il nostro territorio. Per questo il sindaco Montino aveva il dovere di schierarsi in prima linea insieme a tutti coloro che stanno vivendo una pagina drammatica della loro vita. Dove sono finiti gli impegni di riassorbimento degli esuberi sventolati in campagna elettorale? Dove è finito quello spirito di sinistra che oggi invece si volta dinnanzi alle scellerate scelte del Jobs Act? Dove sono finite le lotte sindacali che tanti degli attuali leader del Pd hanno fatto proprie anni fa?”.

“Oggi non bastano più le dichiarazioni di solidarietà, anzi esprimerle ha più il sapore della provocazione, vista la tendenza sempre più spiccata ad aprire le porte della casa comunale ai grandi imprenditori e tenerle chiuse per chi con il suo lavoro questa città l’ha costruita. Si tratta dell’ennesima occasione sprecata per ridare a chi ricopre un ruolo istituzionale di livello quella credibilità ormai sempre più persa”.

“È passata un anno e mezzo e stiamo ancora aspettando che il sindaco Montino convochi quel famoso tavolo permanente tra azienda, parti sociali e politiche. Nessuno ha esercitato il proprio ruolo per sbloccare o far emergere una situazione paradossale. Gridare allo scandalo dopo che il paziente è deceduto non cambia le cose. Bisognava intervenire prima”.

“Questa maggioranza ha costruito la propria fortuna politica facendo credere di essere al fianco dei lavoratori, e oggi solo per consolidare un ruolo di partito nessuno ha il coraggio di lanciare un grido di dissenso contro Renzi e i suoi compagni di merende. Prima o poi i conti con la coerenza bisognerà pur farli. Hanno venduto ciò che con le bugie hanno comprato: gli uomini”.