Il Consiglio approva il Bilancio preventivo 2014

5 novembre 2014 | 00:39
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Il Consiglio approva il Bilancio preventivo 2014

Il sindaco Di Fiori: “Documento difficile ma abbiamo fatto emergere i debiti che aveva l’ente”

Il Faro on line – Il consiglio comunale di Ardea ha approvato nella seduta di ieri sera il bilancio preventivo 2014. L’atto ha ricevuto 8 voti a favore, 7 contrari e un astenuto (Franco Marcucci). Il presidente dell’assemblea, Massimiliano Giordani, ha sospeso la seduta per circa 20 minuti a causa di alcune proteste tra il pubblico. Il consigliere comunale Policarpo Volante dopo il suo intervento, si è assentato dall’aula e non ha partecipato alla votazione. Il bilancio di previsione ammonta a circa 49 milioni di euro, dei quali circa 33 milioni sono di parte corrente. E’ di dieci milioni di euro la previsione di entrata dell’Imu e poco più di nove milioni sono le entrate destinate a finanziare il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Poco meno di 4 milioni di euro è il gettito stimato della Tasi. Per la spesa, invece, ci sono un milione e settecento mila euro di fondo di svalutazione dei crediti e un accantonamento sostanzialmente analogo destinato al finanziamento dei debiti fuori bilancio – riconosciuti e da riconoscere – 4 milioni di euro per i servizi sociali e poco più di 3 milioni di euro per la pubblica istruzione.

“E’ stato approvato un bilancio di ‘lacrime e sangue’, quello di più difficile stesura degli ultimi anni e, probabilmente, dell’intera vita del Comune di Ardea. Abbiamo fatto emergere i debiti che aveva l’ente e lo abbiamo fatto coscienti della necessità di risanare per iniziare poi una reale programmazione del futuro. Abbiamo avuto il parere favorevole dei revisori dei conti e questo ci fa capire come il lavoro sia stato fatto perché questo sia un vero ‘anno zero’”. Lo ha detto il sindaco di Ardea Luca Di Fiori commentando l’approvazione ieri sera del bilancio comunale. “Avevo già detto di non essere contento di un atto del genere perché abbiamo dovuto tagliare servizi, ma era un passaggio necessario per salvare il Comune ed evitare il dissesto – ha spiegato – Quindi, abbiamo evitato un tracollo che avrebbe portato un nuovo colpo all’economia reale, con i tanti creditori che si sarebbero dovuti accontentare di una semplice transazione per crediti che vantavano con il Comune”. “Abbiamo fatto decisioni sofferte ma inevitabili che comportano, e comporteranno, sacrifici da parte di amministratori, uffici, utenti dei servizi, associazioni e la collettività più in generale. Ci è pesato alzare le aliquote Tasi. Ci è pesato fare servizi a domanda individuale facendo pagare ai cittadini il costo intero del servizio: per questo, durante l’assestamento di bilancio, cercheremo di aiutare le famiglie numerose”. “Le scelte del governo nazionale hanno pesato come macigni sul risanamento delle casse dell’ente. Basti pensare che in Italia un tributo sull’abitazione principale è stato prima abolito, poi restituito, poi riabolito, infine fatto pagare ai cittadini attraverso un nuovo tributo, la Tasi, che solo nominalmente è una tassa sui servizi ma in realtà è una tassa patrimoniale che fa rivivere la abolita Imu – ha concluso il sindaco – Questo è un Paese in cui nel bel mezzo dell’anno il governo comunica ai Comuni l’ammontare dei trasferimenti non per quell’anno ma per l’anno precedente, i cui bilanci sono abbondantemente chiusi. Questo è un Paese in cui il termine per l’approvazione dei bilanci preventivi dei Comuni è stato fissato lo scorso anno al 30 novembre e quest’anno al 30 settembre. Aggiungiamoci che Ardea è un Comune che ha bisogno di un intervento incisivo per risanare, per risolvere gli errori del passato e che deve avere regole e strumenti per crescere. Ed ecco il perché quest’anno ci troviamo con un atto da ‘lacrime e sangue’”.