Dopo l’inquinamento, la piaga delle piante infestanti

12 novembre 2014 | 03:43
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Dopo l’inquinamento, la piaga delle piante infestanti

Non c’è pace per i canali di bonifica sul territorio di Fiumicino. L’allarme di Russo D’Auria (Gruppo indipendente libero per Fiumicino)

Il Faro on line – “Sicurezza vuol dire prevenzione, e quest’ultima vuol dire attenzione a tutto ciò che può sembrare banale ma potrebbe essere capace di provocare un dramma. Ecco, su questo punto ancora siamo lontani… Specialmente sotto il profilo idrogeologico del territorio”. Mario Russo D’Auria, leader di Gil, interviene a pochi giorni dallo “scampato pericolo” di nuovi alla gamenti all’Isola Sacra. “Stavolta la pioggia è scesa copiosa ma per meno tempo, e le idrovore hanno fatto il proprio dovere. Ma non tutto è risolto, e se non ci si mette mano ora che siamo in sicurezza le conseguenze potrebbero essere gravi”.

A che si riferisce?
“In particolare mi riferisco all’invasione di piante infestanti nei canali di bonifica. Per ora hanno preso qualche decina di metri, ma per loro natura sono rapide nell’espandersi e potrebbero creare notevoli problemi”.Ce l’ha con qualcuno in particolare?“Ha fatto bene a cbiedermi questa cosa così posso chiarire. Personalmente non ce l’ho con nessuno, né con Montino né con Megna, che anzi mi stanno simpatici. Ma la questione politica del controllo del territorio è altra cosa, e questa davvero non mi soddisfa. Nè riguardo alla criminalità néP riguardo l’ambiente”.

Torniamo alle infestanti. Perché sarebbero così pericolose?
“Queste piante vivono sul pelo dell’acqua e si infittiscono col passare del tempo. Crescono, si riproducono e se non vengono asportate dall’uomo potrebbero accumularsi prima di essere trascinate via da una piena. Il risultato di questo trascinamento però sarebbe pericolosissimo…”

Ci spiega come mai?
“Sono piante a foglia larga, che se ammassate sotto un ponticello possono arrivare a ostruirlo completamente. Un vero e proprio tappo che, in caso di emergenza, sappiamo bene che potrebbe provocare disastrosi allagamenti”.

Eppure le sponde dei canali sono pulite…
“Una cosa è stata fatta, un’altra no. Quello che manca è la programmazione degli interventi, il controllo costante del territorio e, da parte dell’amministrazione, il dialogo continuativo con chi vive ogni angolo di queste zone. La natura non ci aspetta e nemmeno ci avvisa, va curata e seguita sempre”.

Queste piante stanno creando problemi già oggi?
“Non parlerei di problemi, perché i corsi d’acqua defluiscono regolarmente; però qualche segnale già lo stanno mandando. Su via Monte Solarolo prima del muro di piante infestanti l’acqau è anta diverse decine di centimetri, poi arriva il ponticdelle e dopo la portata d’acqua di riduce al’altezza di una mano. Ecco, i segnali ci sono, speriamo che chi di dovere non li sottovaluti. Noi per parte nostra, come sempre, segnaliamo pubblicamente”.
Angelo Perfetti