Russo D’Auria: “Le emergenze non hanno insegnato nulla”

19 novembre 2014 | 07:08
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Russo D’Auria: “Le emergenze non hanno insegnato nulla”

Il leader di Gil sulle nomine in Comune: “La politica continua a foraggiare se stessa. E le competenze restano solo belle parole…”

Il Faro on line – “Le emergenze non sono servite a nulla, continuiamo a fare gli stessi 
sbagli”. Mario Russo D’Auria, leader di Gil (Gruppo indipendente libero per Fiumicino) 
interviene sull’ultimo cambio di assessore al Comune di Fiumicino. “Il cambio di 
impostazione promesso non c’e’ stato. La politica continua a ragionare secondo le 
proprie regole, che sono fatte non di competenze specifiche ma di appartenenza e di 
bandiera. E cosi, dopo aver messo Megna alla sicurezza ora arriva Cini all’ambiente. 
Persone stimabilissime entrambi, ma ambedue senza alcuna conoscenza della materia 
che devono gestire. Sulla sicurezza stendiamo un velo pietoso: basta contare il numero 
dei furti per capire la gravita’ del momento. Lo stesso disastro ambientale nasce da una 
criminalita’ che usa il territorio come vuole. 

Cini adesso prende in mano un settore delicato e disastrato, fondamentale per 
l’economia della nostra zona, mi chiedo: con quali progetti stategici? Qual e’ il suo primo 
obiettivo? Quali quelli a lungo termine? Con quali mezzi? Come al solito il Comune 
comunica ai cittadini le decisioni politiche che prende ma non comunica cosa fara` delle 
noste vite, che risultano essere sempre secondarie nei pensieri di chi gestisce le come 
a via Portuense. Eppure sono li per amministrare per nostro conto, e a noi dovrebbero 
rendere conto, appunto.

Intanto, oltre all’emergenza cherosene, il degrado ambientale è sempre più evidente: la città è sporca, le discariche abbondano, rifiuti pericolosi , speciali o ingombranti sono ormai parte dell’arredo urbano. Cini si è preso una brutta gatta da pelare…”

La gravità dei problemi dovrebbe consigliare di mettere persone competenti nei posti chiave, ma l`unica competenza richiesta e` quella di essere di un partito, meglio se di una specifica corrente. Cosi` ci ritroviamo un bancario a gestire la natura, ma gli esempi potebbero proseguire. Non e` questo il modo di tutelare il territorio, e infati i risultati sono quelli che sono. Nè vale il discorso dell’eventuale gratuità dell`operato di assessori o incaricati vari; io non voglio nemmeno sapere quanto prendono – conclude Russo D’Auria -, ma se funzionano. E se cio’ che producono per la collettività vale qualcosa”.
Ilaria Perfetti