Renzi in visita alla GdF: “E’ finito il tempo dei furbi”

29 novembre 2014 | 00:30
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Renzi in visita alla GdF: “E’ finito il tempo dei furbi”

Ma il comandante Morlupo non si lascia trasportare: “Il decreto sull’abuso del diritto non ci convince del tutto”

Il Faro on line – Arrivano alle 11 Matteo Renzi e Pier Carlo Padoan all’accademia della Guardia di Finanza di Ostia. Ad accoglierli il comandante Morlupo con il quale il premier assiste al cerimoniale nel cortile del palazzo progettato dall’architetto Giuseppe Boni.

L’attesa è grande per il discorso del Presidente del consiglio dei ministri. Alle camere arriverà tra poco il decreto sull’abuso del diritto: un progetto legislativo in materia fiscale duramente criticato, nelle scorse settimane, proprio dal generale della Polizia Tributaria.

Il 6 novembre in commissione Finanze alla Camera Capolupo aveva bocciato la  bozze del decreto sull’abuso del diritto che rendono impunibili le fatture false sotto i mille euro e aumentano da 50.000 a 200.000 euro  sotto la quale l’evasione fiscale non viene considerata un reato penale.  

Renzi sale sul palco per ultimo. Prima di lui il generale della Guardia di Finanza aveva rigettato la proposta governativa di unificare il corpo di cui è a capo con quello dei Carabinieri: “Siamo convinti che eventuali misure sugli organici e sulla struttura del corpo, volte a ridimensionare l’attuale assetto, avrebbero sicure ripercussioni negative sulla compiuta tutela dei primari interessi del paese e dell’Unione Europea”.

Il premier comincia a parlare. Dopo il saluto agli allievi della Polizia Tributaria incentra il discorso sul valore della formazione: “Nel processo di riforme la più importante è quella del sistema educativo. Possiamo riformare la costituzione, la legge elettorale, possiamo intervenire sulle norme del processo civile, ma il punto centrale è che o noi siamo in grado di dire che il futuro dell’Italia passa per lo sviluppo del capitale umano o il paese non lo portiamo fuori dalla crisi”.

Poi un passaggio sulla necessità di combattere l’evasione fiscale e l’illegalità: ”Bisogna stangare in modo definitivo coloro che violano le norme e lo fanno in modo inaccettabile”. Ma subito dopo Renzi chiarisce che servono norme più semplici: ”L’Italia ha bisogno di un sistema del fisco in cui il cittadino non si senta controllato perché c’è una presunzione di colpevolezza”. Infine l’affondo contro l’evasione fiscale: ”È finito il tempo in cui chi si ritiene furbo possa avere la meglio”.

Parole confortanti per la Guardia di Finanza, ma che non sembrano ancora essere accompagnate da una reale azione riformatrice, visto che il decreto sull’abuso del diritto sembra andare in tutta un’altra direzione.

Marco Orlando