Russo D’Auria: “Un certo volontariato toglie opportunità ai giovani disoccupati”

1 dicembre 2014 | 01:03
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Russo D’Auria: “Un certo volontariato toglie opportunità ai giovani disoccupati”

Il leader di Gil: “Troppo spesso il Comune si adagia sulla disponibilità delle associazioni; e con un tozzo di pane copre spazi che invece potrebbero essere utili per nuove assunzioni”

Il Faro on line – “Non è con la carità che si risolvono i problemi di una città”. La dichiarazione, piuttosto dura, è del leader di Gil (Gruppo indipendente libero per Fiumicino), Mario Russo D’Auria, e fa riferimento all’utilizzo di diverse forme di volontariato nella gestione del territorio.“da sempre sono convinto che l’utilizzo delle associazioni di volontariato davanti alle scuole, nei parchi, sulle strade sia un modo per togliere lavoro ai nostri giovani; ora però la cosa si è aggravata. Vediamo anche persone che sono in mobilità fare quell’opera di vigilanza che spetterebbe ai vigili urbani se solo venissero assunti. Non so nemmeno se questi siano in regola, né se percepiscono un rimborso con i nostri soldi. Ma in entrambi i casi il loro controllare vetture parcheggiate e strisce pedonali è un fallimento per un’amministrazione che invece dovrebbe creare economia, partendo proprio da se stessa. Vedere in strada persone che percepiscono una pensione o un’indennità togliere lavoro a chi proprio non ce l’ha non è una bella cosa…

Il punto è – prosegue Russo D’Auria – che il sindaco di Fiumicino continua  a fare politica invece di amministrare, tanto meno crea economia. Abbiamo un’amministrazione che parla sempre di più con chi è di meno e sempre di meno con la maggioranza dei cittadini, ma non è così che si fa il bene della città.Fiumicino si sta impoverendo, ed è compito di chi amministra cambiare le cose, in primis veicolando lo sviluppo attraverso il lavoro. E chi è stato eletto non si può trincerare sempre e soltanto dietro la frase che non ci sono i soldi; perché allora è bene lasciare vuoto il palazzo di via Portuense oppure lì si metterci dei volontari. Tanto non ci sono soldi…”