Legàmi esige una risposta chiara sulla scuola

9 dicembre 2014 | 00:00
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Legàmi esige una risposta chiara sulla scuola

Arcamone: “Troviamo estremamente grave che chi ci rappresenta non si senta in dovere di dare neanche un cenno di risposta”

Il Faro on line – Riceviamo e pubblichiamo la lettera pervenuta  inviata al presidente Tassone e ai Consiglieri del X Municipio dal portavoce di Legàmi, Mirella Arcamone.
“Gentile Presidente, Gentili Consiglieri, scrivo ancora a nome di Legàmi, di cui sono portavoce. Contro l’evidenza dei fatti fin qui visti, insisto nello sperare in una risposta rapida e convincente.
A tutti voi abbiamo scritto (e inviato via mail) una lettera pubblica (e sottoscritta da altri autorevoli soggetti sociali del territorio) per chiedere di mettere la scuola al centro in questo Municipio, attraverso alcuni atti concreti, comprensibili, condivisi.
Inoltre, al Presidente Tassone, attraverso la sua Segretaria, ho personalmente chiesto via e mail un appuntamento a nome di Legàmi per discutere di questo tema scottantissimo.

Alla presidente Bergamini ho personalmente consegnato la lettera in formato cartaceo. Eppure, da nessuno abbiamo avuto un benché minimo segno di risposta, fosse pure di diniego.
Troviamo estremamente grave che chi ci rappresenta non si senta in dovere di dare neanche un cenno di risposta, anche solo per dire che il Presidente ritiene di dover tenere per sé la delega (magari spiegando alle associazioni, ai cittadini, ai genitori, agli studenti… il perché.
Anche solo dando, per esempio la disponibilità a creare il tavolo (il Consiglio scolastico previsto dalla Legge sull’Autonomia), avviando un processo che porti a qualcosa come “gli Stati generali della scuola”… 

Insomma, quello che innanzitutto indigna è il silenzio …
Non interessa a questa Giunta discutere con i cittadini di quanto ribolle in questo Municipio a riguardo della scuola?
Gestori di scuole d’infanzia (anche convenzionate) che – senza alcun controllo – fanno il bello e cattivo tempo con educatrici sfruttate, sottopagate, senza contratto; strutture inadatte; bambini rom che non possono raggiungere le sedi scolastiche e bambini stranieri a cui si rifiuta l’iscrizione nella scuola dell’obbligo; i problemi della formazione professionale e degli adulti in relazione ad una seria programmazione territoriale delle politiche occupazionali e di sviluppo; le difficoltà di spazio dei licei di ostia che ancora tra 2 mesi rifiuteranno centinaia di iscrizioni, connesse ad un più diffuso e condiviso problema di orientamento (altre secondarie sono in evidente affanno) ……

Dove si devono affrontare queste questioni? da nessuna parte? Nel chiuso di una stanza? Senza gli interlocutori che quotidianamente si scontrano con la realtà r trovano un muro nell’Amministrazione? Le inchieste di questigiorni che sconvolgono la nostra città non suggeriscono nulla sul rapporto limpido, trasparente e collaborativo che un amministratore onesto deve avere con la parte sana della società?
A questo punto esigiamo una risposta chiara e rapida”.

Mirella ArcamonePortavoce di Legàmi – Rete di Associazioni www.inviaggioconlacostituzionelegami.wordpress.com
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