Cani e gatti in Amministrazione

15 dicembre 2014 | 00:54
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Cani e gatti in Amministrazione

Sulle tasse non si scherza. E la riduzione della Tari sta diventando un problemaā€¦

Il Faro on line (Appunti di viaggio) ā€“ Viviamo un periodo storico nel quale cā€™ĆØ un argomento sul quale non ĆØ consentito giocare: i soldi dei cittadini. Tanto piĆ¹ se parliamo di quelli delle tasse, ancora piĆ¹ se ipotizziamo un qualche modo per allentare la pressione fiscale. Ecco perchĆ© lā€™uscita del Comune di Fiumicino sullo sconto del 50% sulla Tari a fronte dellā€™adozione di un animale domestico ĆØ di per sĆ© una cosa positiva, sia guardando alle casse comunali (che si sgravano di un costo da mantenere nei ricoveri autorizzati), sia da parte del contribuente (che puĆ² usufruire dellā€™abbattimento di una tassa) sia da parte degli animali (che trovano una famiglia e un posto dignitoso dove vivere).

Ma su questo non si puĆ² essere approssimativi, raffazzonati, contraddittori. Ed ĆØ invece quanto sta accadendo a Fiumicino, allorchĆ© una lettera ĆØ stata indirizzata dallā€™ā€Area Risorse e Sviluppoā€ ai contribuenti; allā€™interno della missiva si spiega bene cosā€™ĆØ la nuova Iuc, si declinano la Tari e la Tasi (tutte sigle che vogliono dire tasse da pagare) e infine si spiega che lo sconto cā€™ĆØ ā€œper i locali adibiti ad abitazione, nel caso in cui sia adottato un cane o un gatto ricoverato presso il canile rifugio in convenzione con il Comuneā€.

Peccato perĆ² che il Comune, al di lĆ  di quanto scritto e controfirmato, abbia deciso di dare spazio solo ai cani. I gatti sono stati esclusi. Costano molto meno dei cani ā€“ ĆØ la spiegazione probabilmente a monte della scelta -, che perĆ² non ĆØ molto ā€œanimalistaā€ come presa di posizione. Non possiamo misurare lā€™amore per gli animali dalla stretta convenienza per le casse comunali: se costi tanto vali qualcosa, se costi poco non vali nulla. E cā€™ĆØ anche da sottolineare che la struttura che ospita gli animali randagi, abbandonati o sofferenti in questo momento ha al proprio interno sia cani sia gatti, visto che dopo lā€™alluvione dello scorso anno diversi animali sono rimasti soli.

Ma a prescindere dalla valutazione, diciamo cosƬ, etica, ne esiste unā€™altra molto piĆ¹ pragmatica: nella comunicazione inviata nominalmente a casa dei contribuenti quella possibilitĆ  di scegliere tra cani o gatti esiste, e nessuno puĆ² tornare indietro. A meno di non ammettere lā€™errore e chiedere almeno scusa ai cittadini.

Nella conferenza stampa di presentazione dellā€™opportunitĆ  si ĆØ parlato solo di cani; i gatti nessuno li ha nominati e infatti allā€™Ufficio animali di Villa Guglielmi di felini non ne voglio proprio sapere. Peccato perĆ² che sulla comunicazione formale inviata dal Comune stesso, ben chiaro, ci sia scritto altro. E che chi ha provato ad adottare un gatto sia stato respinto, talvolta in malo modo. I proprietari di gatti ā€“ in quanto cittadini ā€“ hanno gli stessi diritti di quelli di cani. O no?
Angelo Perfetti