Servizio idrico, l’Amministrazione auspica l’entrata in vigore della legge regionale 5/20

18 dicembre 2014 | 00:15
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Servizio idrico, l’Amministrazione auspica l’entrata in vigore della legge regionale 5/20

Ordine del Giorno in Consiglio Comunale ordine sulla gestione del servizio idrico

Il Faro on line – Il Sindaco di Sermoneta presenterà, nel corso del prossimo Consiglio Comunale, un ordine del giorno sulla gestione del servizio idrico. Claudio Damiano condivide infatti le posizioni del Sindaco di Corchiano (VT) sulla necessità che la Regione convochi un Consiglio Regionale ad hoc, aperto a tutti i Comuni, sulla Legge 5/2014 “Tutela, governo e gestione pubblica delle acque”, anche al fine di poter presentare emendamenti migliorativi in risposta all’impugnativa del Governo, e quindi permetterne l’applicazione definitiva “in modo che la legge regionale 5 diventi uno strumento in tema di risorse idriche innovativo e rispettoso dell’opinione dei cittadini espressa col Referendum, delle autonomie locali sancite dalla Costituzione e delle direttive della Comunità Europea”.

Questa legge “segna una rottura con l’attuale sistema di gestione del servizio idrico nei 5 Ato della Regione Lazio, applicando l’esito referendario del giugno 2011 e che contiene tutti gli elementi per poter garantire un percorso gestionale che individui bacini idrografici in sostituzione degli ambiti territoriali ottimali, sono introdotti gli elementi di regolamentazione delle forme e delle modalità di partecipazione popolare, permette l’attuazione di convenzioni di cooperazione all’interno del bacino idrografico”. Il Sindaco di Corchiano ha inviato per conoscenza a tutti i Sindaci del Lazio la nota indirizzata al Presidente del Consiglio Regionale: “Sono maturi i tempi affinchè questa legge torni in aula e se ne possano approfondire alcuni dettagli organizzativi e che al più presto possa divenire operativa”, si legge.

Tra l’altro il decreto Sblocca Italia “non permette la creazione di aggregazioni omogenee territoriali più piccole, ma certamente più funzionali a realtà come quelle del Comune di Sermoneta e dei territori limitrofi, ma che al contrario individua un unico ambito regionale con possibilità di sub ambiti provinciali e con un gestore unico del servizio”. Ecco perché “L’amministrazione Comunale di Sermoneta auspica l’entrata in vigore della legge regionale 5/2014, strumento per ritornare a una vera gestione pubblica del servizio idrico;
Nell’ordine del giorno si fa riferimento anche alla necessità di superare l’attuale gestione del servizio idrico, con riferimento alla paventata ipotesi che il socio privato possa vendere le proprie quote. Esprime contrarietà a far ricadere i debiti sui cittadini, “sempre più tartassati da tariffe e depositi cauzionali ormai economicamente non più sostenibili dagli utenti e per di più non approvati dalla Conferenza dei Sindaci”.