Russo D’Auria: “Bisogna ridare speranza alla gente, con progetti realizzabili”

5 gennaio 2015 | 06:15
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Russo D’Auria: “Bisogna ridare speranza alla gente, con progetti realizzabili”

Il leader di Gil: “Chiedo a quest’amministrazione: dove sono le strategie per il futuro?”

Il Faro on line – “Il nuovo anno dovrebbe portare buoni propositi, voglia di migliorare, cambiamenti. Ecco, alla politica chiedo di farci un regalo: dirci qual è il progetto realizzabile per risollevare l’economia locale”. A parlare è Mario Russo D’Auria, leader di Gil (Gruppo indipendente libero per Fiumicino), e la sua richiesta – a guardare bene – è tutt’altro che banale…

“Parlo di economia – spiega Russo D’Auria – perché ormai è chiaro che se non risolleviamo questa, creando nuovi posti di lavoro, valorizzando le attività esistenti, fornendo nuove opportunità, la nostra società – sia locale sia nazionale – è destinata a esplodere; e a nulla serve fare altri discorsi, tanto meno sull’Europa.La seconda cosa che chiedo è un progetto. Fino a oggi nessuna Amministrazione, nemmeno quella attuale, ha saputo proporre uno straccio di progetto su carta, ben visibile, con obiettivi concreti e tempi programmati. Poi si può anche fallire, ma almeno non muore la speranza. Invece qui si continua a navigare a vista, senza sapere né rotta né meta finale.

La terza cosa importante – prosegue D’Auria – è che questi progetti siano sostenibili. In altri campi che non sono l’economia di base, della quale purtroppo nessuno si interessa realmente, abbiamo sentito di progetti incredibili che poi sono naufragati inevitabilmente. Beh, alla gente non servono promesse vaghe ma strategie concrete. Di tutto ciò, fino a oggi nemmeno l’ombra”.

Ci si affanna – conclude il leader di Gil – a convincere la gente che bisogna restare in Europa. Io non ci capisco molto, ma so che da quando sono in Europa sono più povero, che non c’è lavoro e il futuro è pieno di debiti. Fin quando saremo sotto il giogo delle altre nazioni non rialzeremo mai la testa, ma continueremo a impoverirci. L’Europa ci chiede e ci continuerà a chiedere sempre più sacrifici, e noi non ce la facciamo più”.
Ilaria Perfetti