Censimento informatico delle alberature, l’assessore Belmonte: “Doveroso dare maggiori chiarimenti”

7 gennaio 2015 | 00:15
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Censimento informatico delle alberature, l’assessore Belmonte: “Doveroso dare maggiori chiarimenti”

Associazioni: “Chiediamo una moratoria degli abbattimenti da effettuare, per arrivare ad una programmazione ragionata di piantumazione”

Il Faro on line –  “La prossima settimana il X Municipio di Roma Capitale –  dichiara in una nota l’assessore all’ambiente e alla sicurezza del X Municipio di Roma Capitale Marco Belmonte – insieme con gli esperti agronomi che hanno avviato il censimento informatico delle alberature, incontrerà i comitati di quartiere e la cittadinanza in una riunione informativa sulla messa in sicurezza degli alberi. Ritengo doveroso dare maggiori chiarimenti su quanto è stato fatto dall’amministrazione municipale per porre fine a sterili polemiche e strumentalizzazioni”. 

“Una devastante idea di citta è nella testa dei nostri amministratori perché continua senza sosta il taglio indiscriminato di alberi nel nostro territorio – si afferma in un comunicato stampa congiunto tra Associazione Sentinelle degli alberi Roma Lido e Associazione Sos Ambiente -. Il 16 dicembre u.s. abbiamo organizzato un sit-in di protesta per contrastare gli abbattimenti, ma le parole rassicuranti dell’Assessore Belmonte non ci hanno convinto per niente, perché preventivamente poteva pensare di attuare la tanto decantata democrazia partecipata e convocare le associazioni ambientaliste del territorio,  illustrando il suo piano di intervento, se ne avesse avuto uno!”

“Come abbiamo detto in quella occasione – prosegue il comunicato – concordiamo sulla messa in sicurezza di alberature poco stabili e sull’abbattimento di alberi malati, ma non al taglio indiscriminato dettato dalla paura, senza una programmazione ragionata ed una previsione di piantumazione di alberature nuove. Ostia si distingue da altri quartieri di Roma per l’estensione del verde al quale contribuisce anche la Riserva Naturale Statale del Litorale Romano unica nel suo genere.
É un territorio sottoposto a vincoli naturalistici e paesaggistici, ma questa amministrazione nella quale molti avevano riposto speranze di ripresa e di cura del verde, ha tradito le aspettative dei suoi cittadini. Da marzo del 2014 un piano scellerato ha preso atto, attuato però, senza permesso del Dipartimento Ambiente e della Sovrintendenza, necessari per operare sulle piante del nostro municipio. Si è deciso di intervenire con la somma urgenza, attuandola sulla quantità del denaro da spendere e non alla reale precarietà/salute delle alberature, arrivando al paradosso di potare degli alberi e dopo due mesi tornare sugli stessi ed abbatterli spendendo due volte e con grande sperpero di denaro pubblico”.

“Sono intervenuti inoltre in piena Riserva, in zona Acque Rosse, zona non spettante  al Municipio come competenza! – affermano le Associazioni -. Siamo intervenuti a bloccare fisicamente l’abbattimento di alberi richiedendo l’intervento dei vigili urbani che avevano chiesto una sospensione, ma la ditta con arroganza in nostra assenza ha continuato ad abbattere, mantenendo in questo modo i lauti guadagni! Quello che ci fa male è che i rappresentanti di questa Amministrazione, circa un anno e mezzo fa  erano al nostro fianco a combattere contro l’Atac che voleva tagliare 200 alberi lungo il corso della ferrovia.
Da quelle stesse persone (in primis Lorenzatti, da sempre ambientalista, a seguire Sesa e Caliendo) abbiamo sentito solo un silenzio assordante”.

Le Associazioni concludono: “Ricordiamo che uno di loro si era battuto sino alla fine per non far tagliare i platani (malati) di via dei Misenati e l’altro non perdeva occasione per decantare la peculiarità di Ostia Levante, i pini sulle strade. Per non parlare di quelle forze politiche che si sono presentate come nuovi difensori dei cittadini e del territorio. Possiamo permetterci di avere dei dubbi? Per questo motivo chiediamo una moratoria degli abbattimenti da effettuare per arrivare ad una programmazione ragionata di piantumazione in sostituzione delle alberature abbattute e una concertazione di un piano ragionato nel tempo di nuovi abbattimenti e relative sostituzioni, siamo stanchi del metodo incompetente e improvvisato della gestione del nostro verde”.