La storia del bacino del Mediterraneo, due conferenze per discutere de “I Micenei”

14 gennaio 2015 | 03:15
Share0
La storia del bacino del Mediterraneo, due conferenze per discutere de “I Micenei”

L’archeologo Fabrizio Ludovico Porcaroli: “Scoprire il fil rouge che collega Neolitico ed Età del Bronzo”

 Il Faro on line –  Sono stati organizzate, dal Gruppo Archeologico Romano in collaborazione con la Biblioteca comunale Peppino Impastato e con il patrocinio dell’assessorato alla cultura del comune di Ladispoli, due conferenze, fissate per il 16 e il 23 gennaio alle ore 17:30 presso la sala conferenze della biblioteca di via Caltagirone. I temi trattati saranno ‘Dai Cicladi ai Micenei: storia della preistoria egea’ e ‘I micenei della costa alsietina: lo scavo di Vaccina’, oratore l’archeologo Fabrizio Ludovico Porcaroli. 

“La storia del bacino del Mediterraneo – ha detto Fabrizio Porcaroli, archeologo e presidente della Pragma Cultura – è un po’ come il principio fisico dei vasi comunicanti, al concetto di nascita e sviluppo dei singoli popoli che hanno abitato, in tempi antichissimi, le terre che si affacciavano sul mare, si è sostituito quello dikoinè culturale. E’, infatti, un traguardo della moderna archeologia aver capito che vi fosse un progredire comune ai Mesopotamici, agli Egizi, in Anatolia, nella Grecia continentale e nelle isole dell’Egeo, che ha poi influenzato le più recenti civiltà etrusche, romane e dei territori italici di terraferma e delle isole. Alcune di queste popolazioni primordiali vantavano, almeno agli inizi, livelli di cultura superiore alle altre, con centri in grado d’influenzare i territori periferici. Attraverso spostamenti logistici, prime fra tutti, le navigazioni, le conquiste dell’uomo s’irradiarono progressivamente su tutti i territori che si affacciavano sul mare e nell’entroterra. Gli abitanti delle Cicladi e di Creta già nel III e nel II millennio a. C., utilizzavano i metalli, costruivano gli edifici con tecniche idrofughe e, soprattutto scrivevano”.

Porcaroli durante le conferenze proverà ad individuare il fil rouge che collega tutti questi eventi e la successione cronologica di essi, dal Neolitico fino all’Età del Bronzo, per dimostrare che la storia del territorio di Ladispoli è tributaria, oltre che degli Etruschi, anche dei popoli abitatori del mare Egeo.
L’ingresso è gratuito.