Personale del Comune, nessuna tutela sanitaria

25 gennaio 2015 | 00:55
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Personale del Comune, nessuna tutela sanitaria

Opposizione: “Gli operai dovevano essere sottoposti ai controlli ogni anno, l’ultima risale a gennaio 2012. Risvolti penali per chi ha omesso”

Il Faro on line – “Nessuna sorveglianza sanitaria per il personale del comune e cosa ancora più grave l’esposizione al rischio del personale operaio che si protrae oramai dal primi mesi del 2012”. Duro il commento dei consiglieri di minoranza Giuseppe Schiboni, Vincenzo Cerasoli e Monia Di Cosimo, alla circostanza che da più di tre anni i dipendenti dell’ente comunale di San Felice Circeo non sono stati sottoposti alle visite mediche previste dalla normativa sulla salute dei lavoratori. “Il comune ha provveduto ad avviare le procedure per la nomina del medico competente – spiegano i consiglieri – dopo che il dott. Saputo attuale amministratore si è dimesso per incompatibilità con la carica di consigliere comunale. Non si può tacere questo risvolto penale, né si può dire che non erano al corrente del grave rischio a cui sono stati sottoposti i lavoratori del comune. Le dimissioni di Eugenio Saputo sono intervenute nei giorni successivi alla sua elezione (maggio 2012) e il comune aveva tutto il tempo di avviare la procedure per individuare il nuovo medico competente e non lasciare senza sorveglianza sanitaria il personale dell’ente”.

“Ci sono responsabilità oggettive del capo dell’amministrazione in tutta questa vicenda specie in quel personale ceduto senza la garanzia che fosse stato idoneo a svolgere le mansioni per i profili professionali in cui sono inquadrati negli enti in cui sono stati ceduti. È una condotta – spiegano ancora i consiglieri – che si muove nella più evidente illegalità e non si comprende come nessuno, comprese le relative rappresentanze dei lavoratori, ha posto mai l’attenzione. Responsabilità da accertare anche se il datore di lavoro che doveva vigilare sul personale va inquadrato nel sindaco del comune. Petrucci – dicono i consiglieri – avrebbe dovuto porre in essere nell’immediato tutte le iniziative utili per definire già da tempo una questione irrisolta da ben oltre tre anni. Gli operai avevano l’obbligo di essere sottoposti a visita ogni dodici mesi mentre tutto l’altro personale doveva essere sottoposto alle relative sorveglianze sanitarie ogni 24 mesi. Gli operai hanno già mancato la vista del gennaio  2013 e quella di gennaio 2014. Mentre il restante personale non ha garanzia di idoneità al lavoro già dal gennaio 2014. Sottoporremo la questione agli organi preposti al controllo per capire come l’ente potrà sanare queste rilevanti illegalità determinate dalla mancanza del medico competente e da questa condotta omissiva evidente”.