Inondazioni in Malawi. Piano da 16 milioni di dollari con la Fao

3 febbraio 2015 | 20:17
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Inondazioni in Malawi. Piano da 16 milioni di dollari con la Fao

Il Faro on line – L’aumento delle temperature, lo scioglimento dei ghiacciai, la maggiore frequenza degli episodi di siccità e delle alluvioni sono solo alcuni degli ingredienti più evidenti del rischio ambientale prodotto dal cambiamento climatico ormai in atto. I rischi per il pianeta e per le generazioni future sono enormi, e ci obbligano ad intervenire con urgenza, per questo motivo molti Paesi stanno cercando di impegnarsi e di intervenire con politiche al fine di migliorare le condizioni climatiche.

Spesso giungono notizie di fenomeni che lasciano segni profondi. L’organizzazione sull’adattamento climatico Gain (Global Adaptation Index) , ogni anno, pubblica un indice volto a calcolare il livello di vulnerabilità e di reazione di un Paese. La lotta per il miglioramento delle condizioni climatiche risulta in crescita in molti paesi, quali Australia, Nuova Zelanda, nelll’Unione europea, Stati Uniti, mentre è ancora molto debole in Africa, Sudamerica e Sudest asiatico.
Il  Malawi, il Mozambico, la Bolivia, il Madagascar,  lo Sri Lanka, e molti altri  Paesi,  sono  stati tutti colpiti recentemente  da inondazioni-alluvioni. In Malawi per esempio, le forti piogge hanno fatto ripetutamente straripare i fiumi Shire e Ruo provocando 79 morti e più di 150 dispersi; in 170.000 hanno dovuto abbandonare le proprie abitazioni ed abitudini, 63.000 ettari di terra sono stati sommersi distruggendo più di 35.000 ettari di coltivazioni insieme a centinaia di allevamenti di bestiame .

Il governo del Malawi ha stanziato 16 milioni di dollari, progettando un piano di risanamento e ripristino a cui la Fao si è unita per supportarlo nel ripristino dell’agricoltura, fornendo sostegno tecnico e materiale, con la fornitura a ciclo breve di varie colture come il riso, le patate dolci, il mais, i fagioli, sementi di diversi tipi di ortaggi e talee di manioca. L’aiuto della Fao garantirà anche un supporto nell’allevamento e negli impianti di irrigazione.

Spesso ci si domanda se tutto ciò poteva essere evitato o se di fronte alla natura si è impotenti.  Sicuramente un governo non può dettare le leggi sulla natura, ma una buona strategia non avrebbe provocato tanti danni.

Bertha Cerullo Vella