Posti a rischio? La Cgil non lo accetta e invia una lettera aperta al Sindaco

3 febbraio 2015 | 00:15
Share0
Posti a rischio? La Cgil non lo accetta e invia una lettera aperta al Sindaco

Posti a rischio nonostante i concorsi pubblici per impieghi a tempo indeterminato

Il Faro on line – Posti a rischio nonostante i concorsi pubblici per impieghi a tempo indeterminato. Ma la Cgil è pronta a dare battaglia e scrive una lettera aperta al Sindaco. “Alla fine del mese di giugno la gran parte dei 104 contratti a tempo determinato dei vincitori di concorso a tempo indeterminato scadranno. E’ una situazione che deriva dalle scelte delle passate amministrazioni, certo, ma chi governa ha il dovere di affrontare i problemi, anche quelli che si trascinano dal passato, perchè far finta dinulla non serve a niente e a nessuno. Da tempo siamo impegnati nella vertenza che, ne siamo convinti, alla fine dovrà portare all’esigibilità del diritto all’assunzione a tempo indeterminato, tuttavia non è ininfluente il ruolo che hanno tutti gli attori ed in primo luogo i corpi sociali intermedi, Lei compreso.”

“Nel lungo tempo in cui si è dispiegata questa storia sono successe molte cose e una di queste ha avuto un’agghiacciante coerenza: la delegittimazione delle OO.SS. le quali, per affrontare in un tavolo di confronto questa vicenda, hanno dovuto coinvolgere la Prefettura. Però ci sono stati molti altri atti e provvedimenti che riassumiamo così: interrogazioni parlamentari le cui risposte sono inequivoche sulla possibilità di rinnovare i contratti; nota interpretativa della Presidenza del Consiglio – Dipartimento della Funzione Pubblica che con precisione delinea il percorso della proroga; sentenze del Tribunale di Velletri che si pronunciano sul diritto all’assunzione. Nonostante la rilevanza di tali atti e provvedimenti – si legge nella lettera – Lei ha ritenuto inviare un quesito alla Corte dei Conti per chiedere il loro parere. La risposta al quesito arriverà, crediamo molto presto, ma cominciamo a fare alcune concrete supposizioni.

Ipotizziamo che – conclude la lettera della Cgil -: Lei abbia sbagliato (forse perché mal consigliato?) a fare il quesito alla Corte dei Conti, nel senso che non è compito della Corte entrare nel meritodi atti gestionali, ma solo contabili; nelle motivazioni del suo esposto principio si indichi comunque che le lavoratrici e i lavoratori con i contratti a tempo determinato sono vincitori di concorso e dunque non possono essere allontanati o, usiamo le parole con il loro nome, licenziati. “