La grande questione dell’uso civico è giunta finalmente al capolinea

7 febbraio 2015 | 21:25
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La grande questione dell’uso civico è giunta finalmente al capolinea

Per anni vari politici locali non hanno risolto nulla

Il Faro on line –  La storia del gravame dell’uso civico in Ardea è una storia di miserie, di dolori, di sudori e di povertà. Pensiamo solo a quanti bisognosi del territorio dovevano lavorare sotto la sferza del latifondista e dei suoi sgherri per racimolare un tozzo di pane eppure da quando il comune è diventato autonomo ed era il 1970 vari amministratori nati e cresciuti ad Ardea, hanno avuto la deleghe per risolvere l’annoso problema. I fatti dimostrano che il pennacchio che hanno richiesto all’epoca non è servito a nulla se non a vantare ipotetiche risoluzioni (nascita e morte di centinaia di associazione che hanno drenato soldi senza risolvere nulla).
L’assessore De Paolis da buon ultimo arrivato con il fardello sulle spalle è riuscito ad inquadrare in men che non si dica la situazione e con pugno fermo di fronte al direttore responsabile dell’Agenzia del Demanio ha intimato al sindaco a divenire all’accordo che il demanio vuole sottoscrivere, ossia la cessione al patrimonio comunale senza passare per chi non ha nessun titolo.
Cosa è stato fatto dal primo cittadino per far ritornare al mittente la pretestuosa richiesta di 70.000.000,00 di euro avanzata dalla società La Fossa e come intende velocizzare l’incontro in prefettura per il tavolo risolutivo del problema.  
Nel comune che si dice essere il più trasparente dei comuni d’Italia, la nebbia persiste soltanto nell’ufficio del sindaco.

Luigi Centore