Le associazioni di Legàmi attendono risposte chiare sulla scuola

11 febbraio 2015 | 02:25
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Le associazioni di Legàmi attendono risposte chiare sulla scuola

Legàmi: “Serve un tavolo permanente e aperto ai diversi contributi e competenze, dove i diversi soggetti possono trovare soluzioni condivise da suggerire alla Giunta”

Il Faro on line – La rete di associazioni Legàmi, in un appello pubblico, torna a chiedere che il Presidente, la Giunta e la Commissione Scuola del X Municipio rispondano alle richieste fatte ormai da tre mesi da un numero enorme di cittadini, attraverso le Associazioni e le reti a cui appartengono. Dopo l’ultimo sollecito, l’8 dicembre scorso, il vice presidente Lorenzatti e l’Assessore Storri hanno – ciascuno per la propria parte – assunto l’impegno ad occuparsi dei problemi posti. “Lo scorso 7 gennaio – si legge nella nota – siamo stati ascoltati dalla Commissione. Da tutto questo, nulla scaturisce. Non sappiamo se la Giunta si è occupata dell’opportunità di costituire un organismo di consultazione tra scuole (dirigenti, docenti, studenti e genitori) e società civile, coordinato da un proprio membro, o da chi avesse delega direttamente dal Presidente. Non sappiamo a che punto è, quali risultati sta dando (e se è mai partita) l’azione di controllo annunciata dall’Assessore Storri sul rispetto delle norme del diritto del lavoro negli Asili nido e nelle Scuole d’Infanzia del Municipio.
Non sappiamo se la Commissione Scuola ha espresso un parere, o chiesto alla Giunta l’attivazione di detto organismo, ed eventualmente in quale forma. E infine, ad un nostro sollecito di una settimana fa, nessuno si è degnato di rispondere”.

La nota prosegue: “Abbiamo a cuore la scuola, ad ogni età, come valore costituzionale da tradurre in realtà, in opportunità di crescita di ognuno, specie dei più deboli. Come via per eliminare gli ostacoli al reale raggiungimento dell’uguaglianza tra i cittadini. Come via di emancipazione e libertà. Perché questo non sia un astratto vagheggiamento sono necessari degli strumenti politici.La legge vigente non ne dà molti ad un Municipio, la Commissione ha  sostanzialmente compiti consultivi, le diverse competenze afferiscono ad organismi diversi che non si parlano tra loro. E’ necessario che il Presidente, che ha la delega alle politiche educative, costituisca e coordini (o faccia coordinare, in maniera autorevole e politicamente incisiva) un tavolo permanente e aperto ai diversi contributi e competenze, dove i diversi soggetti possono trovare soluzioni condivise da suggerire alla Giunta. Un tavolo a cui quest’ultima darà peso reale, perché presieduto da chi ha la delega e partecipato da chi vive ed affronta i problemi nel concreto (dirigenti scolastici, Associazioni di genitori, di volontariato, delle famiglie dei disabili, studenti, degli Imprenditori locali, dei Sindacati con referenti del MIUR, del Comune o della Provincia). Di questo si è parlato in Commissione, su questo sembrava esserci convergenza. Ma è passato più di un mese e tutto tace. Su questo vogliamo risposte chiare dal Presidente Tassone.