Raccolta nettezza urbana, irregolarità nell’assegnazione dell’appalto

14 febbraio 2015 | 01:00
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Raccolta nettezza urbana, irregolarità nell’assegnazione dell’appalto

L’opposizione: “Che la ditta Servizi Industriali, non avesse i requisiti richiesti era noto a tutti, anche al Comune”

Il Faro on line – “Il Comune avrebbe dovuto attivare all’Anac il procedimento per segnalare la falsa dichiarazione resa dalla ditta Servizi Industriali e, al termine dell’istruttoria, escluderla dalla gara invece di continuare ad assegnarle appalti in regime di affidamento provvisorio”. È questo in sintesi il contenuto del parere espresso dalla Società Mediagraphic incaricata, dallo stesso Comune, di valutare tutta la documentazione prodotta dalla ditta e dallo stesso Comune in termini di raccolta della nettezza urbana.

Non fa sconti il consulente continua sottolineando come la stazione appaltante, ossia il Comune, avrebbe dovuto attentamente valutare, ai fini dell’assegnazione dell’appalto, i requisiti di moralità dell’appaltatore ed acquisire d’ufficio la documentazione che ne comprova il possesso. Due le questioni, per la Mediagraph, di cui l’ente doveva tenere conto, la prima sul decreto penale di condanna dell’amministratore della società, consistente nell’aver disposto il trasporto di rifiuti speciali con Fir falsi in relazione ai tempi tra gli stessi formulari, e le registrazioni del cronotachigrafo, nell’esercizio della propria attività professionale e anche inerente l’oggetto dell’appalto del comune di San Felice Circeo; la seconda la falsa dichiarazione presentata al Comune per aggiudicarsi il primo appalto.

Aspetti questi che avrebbero dovuto incidere negativamente sul giudizio dell’ente in merito alla moralità della ditta per escluderla dalle successive gare. “Il parere di Mediagraph è arrivato in Comune il 5 febbraio – spiegano i consiglieri di opposizione Giuseppe Schiboni, Monia Di Cosimo e Vicenzo Cerasoli – il giorno prima dell’ennesimo affidamento provvisorio di un mese. Che la ditta non abbia i requisiti di moralità per i motivi segnalati nel parere espresso era quasi certo. A questi vanno aggiunte le questioni relative al personale transitato dall’ente alla ditta privata, che hanno certamente compromesso il rapporto tra Comune e Servizi Industriali”.

“Tutti sanno, compreso il Comune, che i lavoratori sono stati licenziati dall’ente al termine della procedura di esternalizzazione del servizio per essere assunti con contratto a tempo pieno ed indeterminato. Gli operai invece lavorano con un contratto a tempo parziale e determinato, con le segnalazioni pervenute circa il mancato pagamento di festività, straordinari ed altro. Con buste paga alleggerite, stipendi pagati ogni mese in ritardo e con acconti. Non so quanto tempo dovrà ancora trascorrere – concludono i consiglieri – perché il Comune affronti definitivamente la questione. Si continua a difendere l’indifendibile. Va ripristinata quella legalità che la Giunta Petrucci sbandiera da tre anni e che nei comportamenti assunti dall’Ente non trova alcuna soddisfazione. L’ennesima brutta figura per un servizio scadente e che ha comportato un aumento di 400mila euro solo lo scorso anno”.