Per sentenze passate in giudicato, si dovranno demolire circa 200 manufatti 

15 febbraio 2015 | 08:00
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Per sentenze passate in giudicato, si dovranno demolire circa 200 manufatti 

Il consigliere Fanco: “Non comprendo perche’ il Sindaco non ha chiesto una discussione in consiglio per constatare se vi si possa porre rimedio”

Il Faro on line – Il Sindaco per ordine della Procura della Repubblica di Velletri, nei prossimi giorni, per sentenze passate in giudicato, dovrà demolire  circa 200 manufatti ad Ardea! Siano essi civili abitazioni, industriali, commerciali o artigianali. Molti di questi manufatti ricadono in prevalenza nei 706 ettari dell’uso civico demaniale delle Salsare.

La notizia la fornisce il Consigliere comunale Luca Fanco che afferma: ”Non comprendo come il Sindaco Di Fiori, invece di informare i destinatari delle ordinanze di demolizioni inviate dal giudice per l’esecuzione del tribunale di Velletri a seguito di sentenze passate in giudicato, non ha chiesto una discussione in consiglio per constatare se vi si può porre un rimedio. E’ pur vero – spiega il consigliere Fanco – che gli immobili sono stati costruiti in edilizia spontanea e di necessità e sono senza alcuna legittimazione urbanistica  oltre che, tutti sottoposti a sentenza passata in giudicato. Purtroppo la necessità di un tetto ha fatto si che venissero spesi tutti i risparmi di una vita  senza che il Comune di Ardea abbia mai ne vigilato, ne impedito di fatto la loro realizzazione o il loro proseguo malgrado il sequestro giudiziario affisso proprio dalla polizia municipale, cosa questa che ancora continua”.

“Molti sono gli  abusi per necessità e non hanno carattere speculativo, molte le abitazioni in zone non demaniali quali la Banditella bassa, alta, Castanetta, Castagnola, la Madonnina, Pian di frasso. L’affermazione del Diritto – prosegue Fanco – è diventata in questo Comune  parola senza significato quando si tratta dei cittadini più disagiati. Non si può politicamente speculare sulle necessità  della povera gente”. Fanco spiega: “Sia chiaro, resto contrario a qualsiasi forma di abuso. Purtroppo ad Ardea l’edilizia spontanea  è cresciuta in modo esponenziale per inerzia delle Amministrazioni o per l’incapacità delle stesse a dare risposte nei termini di Legge”.

Fanco promette interessamento in merito e dice: “mi attiverò immediatamente per trovare se vi è la possibilità una via legale, per salvare le dimore di quei cittadini più abbietti, imputando a chi come il comune di Ardea ha dato false speranze non vigilando. Chiederò inoltre, direttamente all’attuale sindaco Di Fiori, di dare conto dell’inerzia dell’amministrazione nel procedere nel rispetto delle sentenza passate in giudicato tanto che, a differenza del suo predecessore, ha demolito pochi complessi immobiliari siano civili abitazioni che capannoni.  Non pensi il sindaco di abbagliare la Procura della Repubblica per aver demolito tre plessi del complesso immobiliare delle Salsare dove alcune abitazioni erano acquistate con tanto di rogito notarile”.

Il Comune di Ardea – prosegue Fanco – riportando le prescrizioni della Procura, dovrà con immediatezza procedere alla trascrizione al patrimonio comunale, i beni in oggetto di sentenze, fornendo alla Procura della Repubblica di Velletri riscontro documentale entro il termine del 10/04/2015.

Il Comandante della Polizia Locale di Ardea, a demolizione   avvenuta, dovrà trasmettere alla Procura della Repubblica di Velletri completa informativa inerente le operazioni di demolizione, corredata da rilievi fotografici.”