L’apertura di Recillo, la raccolta differenziata è una rivoluzione culturale

19 febbraio 2015 | 05:30
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L’apertura di Recillo, la raccolta differenziata è una rivoluzione culturale

Stefanelli (Pd): “Non basta aprire Recilio, ma occorre una seria e capillare campagna di educazione alla raccolta differenziata”

Il Faro on line -“Bene l’apertura di Recillo ma si può e si deve fare di più. Non ci possiamo prendere il lusso di aspettare che venga aggiudicata la gestione definitiva del servizio come se questa fosse la soluzione ai nostri mali. La raccolta differenziata non è infatti un semplice procedimento amministrativo ma una rivoluzione culturale, che non si risolve con le carte ma con una partecipazione convinta dei cittadini, che, ad oggi diciamolo francamente, non c’è ancora stata. Finalmente è stata aperta l’isola ecologica di Recillo ma tutto ciò è insufficiente per avere un miglioramento nel servizio di raccolta differenziata. In un’ottica costruttiva ci sentiamo di dare alcuni consigli pratici all’Amministrazione comunale e all’Assessore Luca Salvatore per mettere in campo delle vere e incisive politiche sulla gestione dei rifiuti”. Lo afferma in un comunicato il consigliere comunale Pd, Stefanelli.

“Possano penetrare nella cittadinanza e prepararla ad essere protagonista del salto di qualità – prosegue il consigliere Stefanelli – che una moderna raccolta differenziata richiede. Sarebbe opportuno, infatti, utilizzare nel migliore dei modi questo lasso di tempo che ci separa dall’affidamento definitivo del servizio di raccolta. Al riguardo le nostre proposte all’Amministrazione sono di immediata realizzazione. Porre in essere una seria, professionale e capillare campagna di educazione e sensibilizzazione alla raccolta differenziata coinvolgendo soprattutto quelle associazioni che hanno aderenza su specifiche parti di territorio e farsi aiutare a spiegare, faccia a faccia, alla gente come si fa materialmente la raccolta differenziata e perché conviene farla. Bisogna rendere fertile il terreno per tempo preparando la cittadinanza”.

“Applicare la raccolta differenziata dei rifiuti all’interno degli uffici pubblici presenti sul territorio comunale, partendo dalla casa comunale – precisa il consigliere – passando per gli edifici scolastici dove immediatamente devono essere forniti i contenitori per la differenziare almeno carta e plastica. Occorre dare l’esempio per essere autorevoli. Pianificare un servizio diverso per gli stabilimenti balneari e per le attività di ristorazione, dove diverso non significa passare a ritirare i bustoni neri sul marciapiede ad un orario differente da quello che si utilizza per i cassonetti. Un servizio diverso significa pretendere dalle attività di  un impegno a fare la differenziata spinta nelle proprie attività ed organizzarsi per supportarle sia strumentalmente sia economicamente”.

“Avviare immediatamente una sperimentazione del porta a porta nelle frazioni collinari come Tremensuoli, Santa Maria e Pulcherini per verificare quotidianamente i possibili inconvenienti tecnici – precisa il consigliere comunale – che potranno insorgere quando passeremo al porta a porta integrale. Questo potrebbe essere fatto senza aumentare i costi dell’attuale affidamento. Utilizzando i fondi stanziati in Provincia per l’isola ecologica mai realizzata, convertendoli per acquisire mezzi e strumenti necessari ad implementare da subito il porta a porta in queste zone che hanno una particolare e favorevole conformazione urbanistica. Siamo disponibili ad accompagnare per mano l’Assessore o il Sindaco negli uffici provinciali per capire come fare”.

“Acquistare, con i fondi della Provincia di Latina, ed installare due casette dell’acqua nelle zone più popolose – conclude il consigliere Stefanelli – per poter diminuire il consumo e lo smaltimento di plastiche. Questa, credo, sia la migliore risposta per verificare la sincerità delle aperture politiche che il Sindaco Graziano ha fatto alle opposizioni. Cinque azioni concrete per poter veramente segnare un’inversione di tendenza nella gestione dei rifiuti. É innegabile che ci sia stato un miglioramento rispetto al recente passato ma non dimentichiamoci che il servizio costa 90mila euro in più rispetto a quello del 2012, 50mila euro in più rispetto al 2013. Certo questi soldi in più sono lo scotto che paghiamo per un servizio affidato per un arco temporale molto breve che incide in maniera negativa sui costi. Vero è che la ditta sta svolgendo un servizio con professionalità sicuramente maggiore rispetto al passato, ma resta il serio problema che questi costi in più sono scaricati completamente sui cittadini per mezzo delle bollette. Le decisioni di Graziano sono costate un milione di euro in più l’anno, circa il 25% del totale del costo del servizio. Bisogna cominciare dall’ottimizzazione di questi numeri per raggiungere risultati d’eccellenza nel campo della raccolta della differenziata. Noi siamo pronti a fare la nostra parte”.