Crisi della nautica, l’appello dei sindacati

25 febbraio 2015 | 01:45
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Crisi della nautica, l’appello dei sindacati

Duro attacco dei sindacati che chiedono l’intervento del Prefetto di Latina per tutelare un settore in crisi quale è quello della nautica

Il Faro on line – I Segretari generali della Feneal-Ui, e della Fillea-Cgil della provincia di Latina, Salvatore Pastore e Ezio Giorgi, hanno consegnato la seguente lettera al Prefetto chiedendo un suo intervento riguardo le vicende della nautica: “In relazione alla situazione di due importanti aziende del settore nautico della nostra Provincia – affermano i segretari -entrambe fallite, la Cantieri navali Rizzardi di Sabaudia e la Italcraft di Gaeta, le organizzazioni sindacali esprimono grande preoccupazione sullo sviluppo preso dalle due procedure fallimentari, in relazione sia ai riflessi occupazionali dei lavoratori tutt’ora in mobilità ordinaria, sia ad eventuali interessi su tali aziende e sulle aree che esse occupano di soggetti economici poco interessati all’attività nautica stessa e con altre mire”.

“Per quanto riguarda la Italcraft di Gaeta – proseguono i segretari generali Pastore e Giorgi -già durante la fase prefallimentare, era entrata nella compagine societaria una azienda, la Blue Fin, al cui titolare il Tribunale di Latina, nel febbraio 2013 ha sequestrato, in via precauzionale, 150 mln di euro. Dopo il fallimento dell’azienda, nel giugno 2013, la stessa è stata affidata dal Tribunale di Latina ad una azienda proprietà dell’immobiliarista romano Renato Bocchi, la Nuova Italcraft, però soltanto a seguito di un accordo sindacale, siglato il 9 giugno 2014, dirimente ai fini dell’affidamento da parte del Tribunale e della concessione dell’area ex Italcraft da parte dell’Autorità portuale di Civitavecchia e Gaeta, che prevedeva il graduale riassorbimento delle maestranze in forza all’ex Italcraft al momento del fallimento, 46 lavoratori, con una tempistica di 8 unità al moneto della firma dell’accordo, altre 8 unità entro il 31 dicembre 2014”.

“Per i rimanenti 30 lavoratori – affermano i segretari – si sarebbe provveduto al riassorbimento valutando le necessità tecnico produttive dell’azienda nel tempo. Al 31 Dicembre 2014 la Nuova Italcraft non ha onorato l’impegno preso il 9 giugno, facendo decadere di fatto quell’accordo. In basa a ciò le scriventi O.S. hanno chiesto la revoca della concessione, in data 15 gennaio u.s. e attraverso legale in data 7 febbraio u.s., sia all’Autorità portuale di Civitavecchia sia al Tribunale di Latina”.

“A tutt’oggi – concludono le segreterie sindacali – nessuna risposta è giunta. Anche tenendo conto del presidio dei lavoratori ex Italcraft presente ad oltranza davanti ai cancelli dell’Azienda in Gaeta, che rappresenta per questi lavoratori l’unica ed ultima possibilità di lavoro in un territorio difficile dove mancano le fabbriche e le opportunità di lavoro, e dove nostro malgrado spadroneggia la presenza di infiltrazioni malavitose sul territorio, e per i motivi sopra esposti, le organizzazioni sindacali sono a chiedere un incontro urgente con il Prefetto di Latina al fine di spiegare lo svilupparsi delle vicende e i loro personali dubbi sui rischi che il settore nautico sta vivendo nella nostra Provincia”.