“La semplicità ingannata” al Teatro del Lido di Ostia

25 febbraio 2015 | 16:00
Share0
“La semplicità ingannata” al Teatro del Lido di Ostia

Venerdì 27 e sabato 28 febbraio va in scena la satira per attrice e pupazze sul lusso d’esser donne

Il Faro on line – Arriva al Teatro del Lido “La semplicità ingannata”, seconda tappa del progetto sulle “Resistenze femminili in Italia”, che vedrà sul palco Marta Cuscunà nelle vesti di protagonista e autrice dell’opera. Considerazioni e spunti sulla figura femminile che partono da lontano: nel ‘500 avere una figlia femmina era un problema. Agli occhi del padre era una parte del patrimonio economico che andava in fumo al momento del matrimonio. Avere una figlia femmina equivaleva ad una perdita economica. Certamente una figlia bella era economicamente vantaggiosa, perché poteva essere accasata con una dote modesta, mentre una figlia con qualche difetto fisico prevedeva necessariamente esborsi più salati. Purtroppo però, in tempi di crisi economica, il mercato matrimoniale subì un crollo e si dovette cercare una soluzione alternativa per sistemare le figlie: la monacazione forzata. La “Semplicità ingannata” racconta le rivendicazioni delle donne nel ‘500, nel tentativo di ridare slancio a una rivoluzione di cui non sentiamo più il bisogno e forse non per un caso fortuito, ma per una precisa strategia che, con modi diversi, schiaccia le donne ancora sotto lo strapotere maschile. La rappresentazione è liberamente ispirata alle opere di Arcangela Tarabotti e alle vicende delle Clarisse di Udine.

Marta Cuscunà nasce a Monfalcone, città operaia famosa per il cantiere navale e per il triste primato dei decessi per malattie causate dall’amianto. Studia a “Prima del Teatro”, Scuola Europea per l’Arte dell’Attore. Partecipa nel ruolo di attrice a “Merma Neverdies, spettacolo con pupazzi di Joan Miró” e a “Zoé, inocencia criminal”, entrambi diretti da Joan Baixas per la compagnia Teatro de la Claca di Barcellona. Nel 2009 vince il Premio Scenario Ustica con “È bello vivere liberi! Progetto di teatro civile per un’attrice, 5 burattini e un pupazzo”. Nel 2012 vince la menzione d’onore come miglior attrice emergente alla 27° edizione del Premio Eleonora Duse.