Autoparco, interviene l’opposizione

3 marzo 2015 | 16:30
Share0
Autoparco, interviene l’opposizione

Schiboni, Di Cosimo, Cerasoli e Coppola: “Mai una colpa attuale, sempre responsabilità del passato. Difendiamo il lavoro del Corpo Forestale dello Stato”

Il Faro on line – All’indomani dell’avvio dell’inchiesta sull’autoparco i Consiglieri di minoranza Giuseppe Schiboni, Monia Di Cosimo, Vincenzo Cerasoli e Roberto Coppola hanno espresso la loro opinione in una nota. “C’è responsabilità politica sulla questione relativa al sequestro operato dal Corpo Forestale dello Stato all’autoparco comunale di San Felice Circeo, come peraltro risulta goffo anche il tentativo di delegittimare l’operato del Corpo Forestale dello Stato reo di aver effettuato altri sopralluoghi nel passato senza risultato alcuno. Evidentemente nelle precedenti ispezioni era tutto in ordine e non si può sempre attribuire al passato le colpe come se gli attuali amministratori siano immuni da colpe presenti. E da tempo che segnaliamo che tutte le questioni che ruotano sulla vicenda rifiuti debba essere attentamente monitorata perché dalla dismissione del personale a seguito della dichiarazione di dissesto il servizio è fortemente peggiorato con costi lievitati solo lo scorso anno di 400 mila euro.”

“Devono prendere atto del totale fallimento del servizio di raccolta della nettezza urbana in essere e chiediamo con forza le dimissioni dell’assessore competente, Giuseppe Bianchi, per non aver saputo monitorare con attenzione la questione e soprattutto per non aver fatto nulla in tema rifiuti. Parlano di raccolta differenziata, che lo ricordiamo non è mai partita, di un servizio di raccolta gestito a regime di proroghe ogni trenta giorni, di una società che ha dichiarato il falso per aggiudicarci l’appalto, del personale dismesso dal comune per confluire in una società con contratti a tempo parziale e nessuna garanzia per il futuro, sottopagati e costretti a lavorare senza tutela. C’è materia evidente per sottolineare come nessuno abbia più seguito da vicino il servizio e c’è una totale assenza e tutela nei confronti anche del responsabile del settore, Domenico Matacchioni a cui va la nostro personale solidarietà. Turni di lavoro eccessivi e soprattutto aver assegnato al dirigente compiti di tre settori può causare il grave danno commesso alla città e alla popolazione tutta”.