Russo D’Auria: “La sicurezza non passa né per il buonismo né per le prese in giro”

16 marzo 2015 | 06:30
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Russo D’Auria: “La sicurezza non passa né per il buonismo né per le prese in giro”

Il delegato del sindaco: “In molti parlano di acque chiare senza sapere nulla della materia”

Il Faro on line – “In questi giorni ho parlato molto con i cittadini sul tema dell’invito fatto dal Comune a mettersi in regola con gli scarichi delle acque chiare, e ho trovato grande disinformazione. Qualcuno mi ha anche accusato di non stare al fianco dei cittadini… Al contrario, proprio perché la collettività – e cioè la maggior parte dei cittadini – non deve pagare il prezzo di chi non è in regola c’è bisogno di cambiare”.

A parlare è Mario Russo D’Auria, delegato del sindaco per i problemi idrogeologici con particolare riferimento all’Isola Sacra. “Intanto sgombriamo subito il campo da un equivoco. Ciò che oggi fa l’amministrazione Montino io lo suggerii tramite stampa all’allora amministrazione Canapini, con l’aggiunta del fatto che secondo me per stanare gli abusivi bisognava metter e della polverina colorata sui tetti e vedere poi quel colore da quale parte sbucava, in quale canale o corso d’acqua.Ma questo non è stare contro i cittadini – prosegue Russo D’Auria – in realtà è stare vicino a quello onesti, che fanno le cose in regole, che non si approfittano del territorio. Anche perché in caso di allagamento l’acqua non fa distinzione di responsabilità ma mette sotto bagno tutti”.

Secondo poi – prosegue Russo D’Auria – va anche chiarito che le lettere inviate dal Comune non contengono un ultimatum, una data entro la quale se non ci si è messi in regola scattano mazzate sotto forma di multe. C’è solo l’invito a mettersi in regola, senza tempi o minacce. Certo che il cittadino che non sta a norma se ne frega, prima o poi scatterà anche la fase della repressione, ma sfido chiunque a dire che sia giusto che una parte di città segue le regole e un’altra se ne infischia.
Ho anche sentito – conclude – persone che pretendevano un allaccio in conduttura per le acque chiare. Non è così che funziona. Le acque nere vanno in conduttura per finire nelle fogne e nel depuratore; le acque chiare vanno via semplicemente per dispersione, dunque nei terreni.

Il punto è che molti le convogliano nelle fogne, col risultato di farle scoppiare anche solo in caso di forti piogge. La sicurezza non ha colore, né mezze misure. Fare i buoni significa solo far rischiare di più tutte le persone oneste, e il fatto che da anni tutto sia stato tollerato non vuol dire che ciò sia giusto. Lo dicevo – inascoltato – ai tempi di Canapini, lo ribadisco oggi”.
Ilaria Perfetti