Ex-sede Pd di Ostia Centro, la ricostruzione dei fatti

18 marzo 2015 | 12:15
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Ex-sede Pd di Ostia Centro, la ricostruzione dei fatti

Pd: “Inaspettata la notizia dell’asta e della relativa vendita dell’immobile. Non abbiamo ricevuto alcuna notifica da parte della Fondazione Ds”

Il faro on line – “Alla luce delle notizie riportate nelle ultime ore dalla stampa locale, questo circolo intende fare chiarezza in merito alla situazione della ex-sede Pd di Ostia Centro, in piazza della Stazione Vecchia 11. E’ stata, infatti, ricostruita in maniera del tutto distorta la vicenda relativa alla vendita dell’immobile che, storicamente, ha ospitato la sezione del Partito Comunista Italiano e, col passare degli anni, tutte le derivazioni del pensiero della Sinistra italiana fino al Partito Democratico – si afferma nel comunicato -. Senza dubbio, quella di Marcella De Fazio – militante storica e leale – rappresenta una testimonianza di incredibile valore per la storia politica di questo territorio.

Tuttavia, riteniamo sia impensabile scrivere del circolo di Ostia Centro senza interpellare direttamente i militanti che l’hanno vissuta e fatta vivere tutti i giorni, anche in quelli più tetri del recente passato. Dunque, chiariamo quanto segue: la proprietà dell’immobile era intestata alla Fondazione Ds, come tanti altri immobili dislocati su tutto il territorio romano. Nostro malgrado, abbiamo appreso che negli anni parte di questi immobili sono stati posti a garanzia di prestiti presi con diverse banche e tra questi figurava anche la nostra sede. Siamo venuti a sapere di questa vicenda solamente un anno fa e, a fronte della nostra richiesta di ulteriori chiarimenti, ci fu risposto che non sarebbe stata venduta poiché la Fondazione Ds avrebbe estinto il debito senza ulteriori conseguenze”.  

“A gennaio, invece – continua il comunicato -, è giunta inaspettata la notizia dell’asta e della relativa vendita dell’immobile. A tutt’oggi, non abbiamo ancora ricevuto alcuna notifica né convocazione da parte della Fondazione Ds ma, per adempiere agli obblighi di legge, siamo stati costretti ad abbandonare i locali per consegnarli al legittimo proprietario.
La nostra unica colpa, semmai, è stata quella di non aver comunicato a tutti gli iscritti per tempo e con chiarezza quanto stava accadendo, ma la velocità con la quale si sono susseguiti gli eventi ci ha colti impreparati ad affrontare la situazione nel modo più adeguato. Per il resto, disconosciamo qualsiasi attacco al gruppo dirigente locale, e della sezione in particolare, ribadendo che, nello specifico, nessuno dei militanti che hanno animato il circolo negli ultimi anni è stato interpellato.