Giudice di pace, la sede chiuderà il 31 marzo

21 marzo 2015 | 06:05
Share0
Giudice di pace, la sede chiuderà il 31 marzo

Notturni, (Marchini): “È la catastrofe, che ne sarà dei procedimenti giudiziari in corso?”

Il Faro on line – “Siamo al paradosso, la sede del Giudice di pace di Ostia, pur essendo stata reistituita in base alla legge n. 162/2014, cesserà ogni residua attività entro il 31 marzo prossimo – dichiara in una nota Giulio Notturni, capogruppo della Lista Marchini -. La struttura, oltre tutto, è sotto sfratto esecutivo da parte del Comune di Roma. Stamattina sono stati consegnati gli scatoloni all’interno dei quali dovranno essere sistemate tutte le pratiche che poi saranno traslocate nella sede di Roma probabilmente a partire da martedì”. 

“È la catastrofe! Il giudice di pace di Ostia, dottor Claudio Fiorentino, da tempo aveva segnalato il gravissimo problema che si sarebbe venuto a creare a cominciare dal mancato rifacimento delle piante organiche di giudici e personale addetto alla sede, operazione che non è stata fatta prima di far ripartire a pieno regime l’Ufficio – continua Notturni -. Nel frattempo era iniziato il trasferimento dei vari procedimenti giudiziari verso via Teulada, già intasata di per sé senza dover peggiorare ulteriormente la situazione con migliaia di fascicoli provenienti da Ostia”.

“Un disastro per il pendente! In tutto questo il Tar del Lazio, per la quarta volta, si è pronunciato dichiarando di sospendere qualsiasi operazione di trasloco in corso e a luglio dello scorso anno c’era stata, al riguardo, la sentenza del Consiglio di Stato. Ben cinque provvedimenti della magistratura contro i trasferimenti – afferma il Capogruppo -. C’è davvero da restare basiti… C’è una legge, eppure la sede chiuderà. Perché tutto questo? Condivido la preoccupazione del dottor Fiorentino che a questo punto si chiede dove stia la sbandierata efficienza del provvedimento, così è stata definita, se poi l’Ufficio dovrà essere smantellato per essere ricostituito ex novo”.

“Gravissima, torno a sottolineare, la gestione del pendente, ossia delle cause e dei processi in corso di istruzione. Di fatto hanno messo nell’impossibilità di operare se non a singhiozzo, prima con il distacco e il riallaccio delle linee telefoniche, poi prospettando di distogliere definitivamente il personale – spiega Notturni -. Poco collaborativi sia il presidente della Corte d’Appello, per l’applicazione del personale in scadenza, sia il capo dipartimento del ministero addetto all’organizzazione giudiziaria del ministero, che neppure ha ricevuto il dottor Fiorentino. Dulcis in fundo la nota di via Teulada”.

“Le domande da porsi sono tante. Ma una risposta, ragionevole, diciamo, appare al momento lontanissima – conclude Notturni -. Sarà individuata una nuova sede per Ostia? E le piante organiche? Ci sarà la sede ma non l’attività giudiziaria o, viceversa, ci sarà l’attività giudiziaria ma non la sede? O saranno azzerate entrambe? Adesso le emergenze da risolvere sono due, la cessazione dell’attività il 31 marzo e lo sfratto. Possibile che a questa maggioranza non importi nulla della chiusura di questo presidio di giustizia e di legalità? E al sindaco Marino che continua a riempirsi la bocca parlando di mafia e antimafia? Sabato 21 marzo, a partire dalle 9:30, saremo al Teatro del Lido in via delle Sirene per affrontare nuovamente l’argomento con gli operatori di giustizia del territorio”. (Silvia)