Axa, il CdA del Consorzio dice basta ai scavi selvaggi

25 marzo 2015 | 18:40
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Axa, il CdA del Consorzio dice basta ai scavi selvaggi

Giandinoto: “Enti e Ditte non comincieranno più nessun lavoro nel quartiere senza prima avere chiesto e ottenuto il nullaosta da parte del Consorzio”

Il Faro on line – Da qualche settimana, tutta l’Axa è interessata dagli scavi degli Enti gestori dei servizi pubblici e delle ditte private. In particolare lungo la direttrice che da via di Acilia scende fino a via di Macchia Saponara, costeggiando via Euripide, e la direttrice orizzontale, da via Focilide a via dei Pescatori.
“In molti si sono rivolti al Consorzio per sapere chi sta sforacchiando le nostre strade, per quale motivo e soprattutto se alla fine ce ne verrà in tasca qualcosa – dichiara Maurizio Giandinoto, CdA del Consorzio Axa -. Cominciamo dalle prime due domande, chi sta facendo gli scavi? E a che servono? Enti e Ditte interessate sono sostanzialmente tre, Acea, che sta posando cavi elettrici, e poi Telecom e Fastweb, che invece stanno stendendo i cavi in fibra ottica”.

“Acea Reti, distribuzione elettrica, con tecnologia no-dig, dall’inglese no-digging, cioè senza scavo o trenchless, senza trincee – continua Giandinoto -, permette la posa in opera di tubazioni o cavi interrati senza ricorrere a scavi a cielo aperto, effettua soltanto delle buche di rilancio, per far passare nuovi cavi e innalzare la tensione da 8400 V a 20.000 V, passaggio al quale il Consorzio non poteva opporsi trattandosi di un’opera pubblica”.

“In contemporanea, ci sono lavori diffusi in tutto il quartiere di Fastweb e Telecom, cui presto si aggiungerà anche Vodaone – spiega il Portavoce CdA-, che, con la stessa tecnica no-dig, stanno stendendo le linee in fibra ottica per migliorare notevolmente la qualità del servizio telefonico e la velocità dei collegamenti internet”.

“Per quanto riguarda la terza domanda, cosa ci guadagnamo noi consorziati, proprietari delle strade, il Consorzio non solo ha obbligato Enti e Ditte a sedersi attorno ad un tavolo e sottoscrivere veri e propri contratti per riportare le zone danneggiate perfettamente alle condizioni precedenti i lavori, ma ha anche ottenuto una serie di ripristini più ampi in prossimità degli interventi – aggiunge Giandinoto -. Detto così, sembra sia stato facile ottenere che i ripristini non si esaurissero alle sole zone danneggiate, ma investissero interi tratti stradali. Magari appena ristrutturati. Invece il Consorzio ha dovuto sostenere diverse battaglie, a volte dai toni aspri, ma alla fine ha ottenuto quello che più premeva, che cioè Enti e Ditte non cominciassero più lavori di qualunque tipo nel quartiere Axa, ovviamente escluse le emergenze, prima di avere chiesto e ottenuto, il nullaosta da parte del Consorzio”.

“Preliminarmente, ovvero prima di aver richiesto analoghi permessi al Municipio, visto che le strade non sono del Comune, ma di proprietà dei consorziati – conclude il Portavoce -. A questo fine, il Consorzio, a firma del presidente Donato Castellucci, ha inviato una lettera all’Uot, Unità Organizzativa Tecnica, del Municipio X, per stabilire una volta per tutte l’iter procedurale per gli scavi nel quartiere Axa. Siamo in attesa che il Municipio risponda di averne preso atto. Forse ora, dopo le dimissioni dalla presidenza di Andrea Tassone e il trasferimento del Primo Dirigente dell’Uot, Ing. Paolo Cafaggi, ad altro Municipio, i rapporti con il Consorzio Axa potrebbero migliorare. Sempre che non si sfasci tutta la Giunta e si debba procedere a nuove elezioni”.