La festa patronale che vorrei… dalla voce dei cittadini

29 marzo 2015 | 07:45
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La festa patronale che vorrei… dalla voce dei cittadini

Fi An: “Dare voce ai cittadini significa stimolare la partecipazione e il dibattito, contribuire alla crescita di una collettivita’”

Il Faro on line – “La festa patronale che vorrei… Consapevole dell’importanza del ruolo che spetta ad un gruppo politico con responsabilità di indirizzo e di governo, Fratelli d’Italia – An di Santa Marinella si impegna nel dare ascolto e nel recepire continuamente, e in tanti settori della vita socio-culturale della città, la voce dei cittadini. In questa occasione, l’argomento è la festa del Santo Patrono. Rendere pubblica tale voce, significa risvegliare le coscienze, stimolare la partecipazione e il dibattito, contribuire alla crescita di una collettività. L’obiettivo, come sempre in tutte le nostre proposizioni, è anche quello di permettere un continuo miglioramento del servizio offerto alla cittadinanza, partendo proprio dall’analisi delle esigenze, delle richieste e delle criticità”.

“Si è data, quindi, parola alla città – informa il direttivo di Fratelli d’Italia An Santa Marinella – ne è nato un compendio di desideri, in merito alla festa di San Giuseppe, che si compone delle opinioni e dei sentimenti dei santamarinellesi ascoltati in questi giorni. La festa patronale che vorrei… Vorrei che si ponesse attenzione alla religiosità della festa e alla sua tradizione, con l’enfasi sul Santo, sul suo ruolo storico e la sua importanza; vorrei che la processione e la celebrazione religiosa fossero evocative, significative e coinvolgenti, sia nei costumi, che nelle musiche, che nei canti e nelle preghiere; vorrei che non fossero sovrapposti gli aspetti ludici con quelli spirituali, le performance dei cantanti con il dovuto raccoglimento dei momenti religiosi”.

“Vorrei che la processione venisse partecipata da tanta gente – afferma il direttivo Fi An – iniziando dalle istituzioni cittadine, con un percorso molto più lento e caratterizzato dalla preghiera; vorrei trovare proposte commerciali artigianali, caratteristiche, che mettano in risalto soprattutto le produzioni  artistiche locali; vorrei che fosse un’occasione per esaltare i prodotti tipici del territorio, magari con abbinamenti e degustazioni, invitando le aziende produttrici e coinvolgendo anche gli istituti alberghieri;vorrei un grande coinvolgimento dei più giovani, con gli scout e i gruppi parrocchiali ad organizzare propri spazi con giochi e proposte creative, e con gli alunni delle scuole resi partecipi, fin dai mesi precedenti alla festa, con concorsi di poesia e disegno dedicati al Santo; vorrei la massima attenzione al decoro urbano, sia nei momenti di massima affluenza e sia nei restanti momenti della giornata”.

“Vorrei il massimo rispetto per le limitazioni al traffico e per gli spazi funzionali al commercio locale ed ai parcheggi – conclude la nota – vorrei che nell’area della festa venissero predisposti i bagni chimici e i cestini per i rifiuti; vorrei che all’organizzazione partecipassero direttamente i cittadini, magari grazie al coinvolgimento dei rioni o, alla costituzione “ad hoc” di un comitato per i festeggiamenti;vorrei che ci fosse un filo conduttore per le proposte artistiche, e che le stesse riescano a coniugare le esigenze di tutte le età; vorrei che si promuovesse una sinergia fra tutti i ristoratori e forni della città, in modo da offrire, durante tutta la festa e a prezzo simbolico, assaggi dei dolci tipici di San Giuseppe; vorrei essere orgoglioso della festa della mia città, e vorrei fosse un’occasione per presentare Santa Marinella nella sua veste migliore”.