Mafia Capitale, replica del M5S

30 marzo 2015 | 13:30
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Mafia Capitale, replica del M5S

M5S: “Prima di parlare a vuoto è importante guardare ai fatti”

Il Faro on line – “Fino a poco fa HuffPost Italia apriva, ripeto apriva, con questo titolo: “A Ostia tra Pd e M5S ci si mette un boss”. Il riferimento è a un post pubblicato dal senatore del Pd Stefano Esposito sulla sua pagina Facebook: “Il reggente del clan Spada condivide su Fb un post di Di Battista”. Il post di Esposito in queste ore ha fatto il giro di tutte le testate nazionali. Ci si è messa anche una giornalista de la Repubblica, Federica Angeli, che è tornata a denunciare la mancata solidarietà da parte dei 5 Stelle ad Ostia quando, a febbraio, venne minacciata dal clan Spada” – dichiara in una nota il M5S.  

“Ecco la verità, andiamo per punti – prosegue la nota – 1) Nei giorni scorsi il mini-sindaco di Ostia Andrea Tassone, Partito Democratico, ha rassegnato le proprie dimissioni, spalleggiato da Matteo Orfini, dicendo che nel X Municipio c’è la mafia”.
Sapete chi è Tassone?, Tassone è quello che nelle intercettazioni di mafia Capitale parlava al telefono con Salvatore Buzzi di un favore per un suo cugino e Buzzi gli rispondeva: “Se la mucca non mangia non può essere munta”. Della serie “se io ti faccio un favore, tu ne devi fare uno a me”.

2) Qui arriviamo ad Esposito, che difende Tassone, vale a dire l’indifendibile, tentando di screditare Alessandro Di Battista nel modo più bieco possibile. Il suo è un chiaro sintomo di debolezza, il segno che il Pd romano è arrivato alla frutta. Ogni commento di Di Battista è infatti condiviso da milioni di utenti”.
“Presunti picchiatori, spacciatori, terroristi, nella loro vita avranno letto e condiviso almeno una volta un articolo di Repubblica o dell’Huffington Post – affermano i 5stelle – sostenuto l’idea politica di un Bertinotti, di un Bersani, di un Prodi, di un Berlusconi, di un Renzi. Questo li fa amici o complici del Pd, dei comunisti o di Forza Italia? Piuttosto, fossi in Esposito qualche domanda me la farei sulla cena di autofinanziamento per il Pd organizzata proprio del suo sire, alias Matteo Renzi, cui era presente un entusiasta Salvatore Buzzi.

3) L’attenzione dedicata da gran parte di quotidiani ed emittenti nazionali al post di Stefano Esposito, il modo in cui hanno trattato la notizia (se questa è una notizia!) lascia pensare che sia partita un’operazione ben precisa: pensata, studiata, per “buttare tutto in caciara”, come si dice a Roma e colpire il M5S. Noi, sia chiaro, non arretreremo nemmeno di un centimetro!”.

“4) Infine su Federica Angeli, di Repubblica: una giornalista che si linka e ri-linka con un senatore del Pd e altri esponenti politici (sempre del Pd) su Facebook la ritengo, di per sè, già poco professionale – dichiara il M5S – Tra l’altro, lascia pensare che tra le parti vi siano degli interessi.
Tuttavia, veniamo al punto, ovvero il motivo per cui i 5 Stelle di Ostia si astennero di fronte al documento di solidarietà nei suoi confronti dopo le minacce della famiglia Spada. Nella fattispecie, bisogna ricordare che a non pronunciarsi fu anche la quota Ncd, lista Marchini e Fi. Il motivo è molto semplice: quel documento era un manifesto politico, non un atto di difesa verso la giornalista, che non è stata la sola, fino ad oggi, a denunciare la presenza della criminalità organizzata ad Ostia, facendo nomi e cognomi. Ma è stata certamente la sola a ricevere il sostegno di tutto il Partito Democratico”.

“A questo punto – conclude il M5S – sarebbe opportuno che anche Federica Angeli chiarisca quale tipo di relazioni e rapporti intrattiene con il Pd romano ed in particolar modo con Stefano Esposito, nel rispetto dell’etica giornalistica e della forma deontologica che ne prescinde. Sempre che sappia cosa sono”.