Sel: “Non restituiamo il Municipio a chi lo ha devastato”

30 marzo 2015 | 06:00
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Sel: “Non restituiamo il Municipio a chi lo ha devastato”

Sel: “Occorre una nuova fase partecipata per ricostuire un progetto vero di cambiamento e legalita’”

Il Faro on line – “Togliamo l’affare al malaffare”, questo è il nome dell’incontro pubblico che Sinistra Ecologia e Libertà ha organizzato per Lunedì 30 Marzo, alle ore 17.00, nella sala consiliare del Municipio X. Per sconfiggere la criminalità c’è bisogno dell’impegno di tutti e dell’apertura di un dialogo cittadino che includa tutti e tutte. All’incontro saranno presenti Marco Possanzini, Coordinatore Sel Municipio X, Lorenzo Moreschi, Coord. Circolo Sel Litorale Romano, Leonardo Ragozzino, Coord. Circolo Sel Ostia Levante Ponente, Sandro Lorenzatti, vicepresidente e assessore all Cultura uscente del Municipio X, Eugenio Bellomo, capogruppo Sel Municipio X uscente, Filippo Lange, consigliere Sel Municipio X uscente. Riportiamo di seguito il comunicato di presentazione.

“Prendiamo atto delle dichiarazioni del commissario del Pd Esposito e della decisione del Presidente Tassone di confermare le dimissioni. Pur ritenendo l’ipotesi di tornare al voto e ridare la parola ai cittadini, a questo punto, come una priorità e l’unico modo per ristabilire la gestione democratica del Municipio, non possiamo esimerci dal criticare il modo unilaterale e non partecipato col quale si è svolta la riflessione da parte del Pd, che ha lasciato fuori non solo SEL ma gli stessi militanti ed amministratori del Pd”.

“Si è ingenerata una confusione che ha lasciato attoniti gli stessi cittadini che si erano resi conto che qualcosa stava cambiando davvero e registriamo, proprio oggi, i primi effetti negativi di questa vicenda: il centro destra che assieme ad alcuni imprenditori gridano vittoria e i fascisti di Casapound che occupano la sede del Municipio. Si rischia così di riconsegnare il Municipio X nelle stesse mani di chi, negli anni scorsi, lo aveva devastato. Siamo convinti che l’abbattimento del “lungomuro”, una delle cicatrici sul volto della nostra città, sia un tema centrale che non può essere rimandato perché significherebbe accettare passivamente la condizione di illegalità esistente. Abbattere Il “lungomuro”, significa abbattere il simbolo dell’illegalità diffusa nel nostro territorio. Contrastare la criminalità significa non fermarsi, significa reagire, tutti insieme”.

“Ci aspettiamo che da subito, chi sarà chiamato a gestire il Municipio in questa fase di transizione, metta in pratica questa politica di ristabilimento della legalità, verificando lo stato delle autorizzazioni e delle concessioni e consentendo subito ai cittadini di fruire degli arenili con l’apertura dei varchi, in attesa che Roma renda operativo il Piano di Utilizzo degli Arenili che non dovrà essere uno strumento urbanistico per sanare gli abusi o peggio per consentire nuove edificazioni ed usi incompatibili, bensì rimettere ordine alla gestione delle spiagge nel rispetto delle leggi, dei vincoli e del bene comune che esse sono. Occorre ora ripartire da quella grande porzione di popolo che con entusiasmo aveva creduto e crede ancora in un grande progetto di cambiamento del nostro territorio che prenda le mosse, innanzi tutto, dalla lotta alla criminalità organizzata e ad ogni forma di illegalità”.

“Sel non sarà disponibile a progetti che non includano questo tema come priorità assoluta. E certamente la criminalità, le infiltrazioni mafiose, la corruzione, il malaffare, che riguardano non solo il Municipio X ma tutta la città, non si combattono solamente nella dimensione istituzionale: è giunto il momento di unire le forze sociali sane della nostra città per lanciare una sfida, tutti insieme, ed elaborare una proposta.In questa prospettiva, nei prossimi giorni, nelle prossime settimane, saremo in piazza e organizzeremo iniziative coinvolgendo tutte le realtà sociali che da anni, così come SEL X Municipio, si battono dentro e fuori le istituzioni per contrastare i fenomeni criminali, a partire dall’usura e dalle ingerenze negli appalti pubblici”.