Legalità e lotta alle mafie, relazione dell’Osservatorio comunale

31 marzo 2015 | 06:00
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Legalità e lotta alle mafie, relazione dell’Osservatorio comunale

Il documento ha l’obiettivo di analizzare il contesto socio–economico in cui prendono vita le decisioni del Comune e degli operatori

Il Faro on line – L’Osservatorio comunale per la legalità e la lotta alle Mafie di Formia, ha presentato lunedì 30 marzo 2015, presso la sala ribaud, la relazione sull’attività dei primi mesi di vita dell’organismo. L’occasione è stata rappresentata dalla giornata conclusiva del “mese della legalità” che l’Amministrazione comunale ha dedicato al tema.
Istituito il 29 settembre 2014, con approvazione all’unanimità in consiglio comunale, l’Osservatorio comunale per la legalità e la lotta alle mafie, nei suoi primi sei mesi di attività ha posto le premesse per realizzare la sua mission: funzioni consultive e propositive, di studio, ricerca, documentazione e monitoraggio, che si propone di “osservare” il territorio per conoscerne a fondo i circuiti economici e sociali, per individuare fonti di pericolo, per fungere da incubatore di idee e, in genere, da stimolo rispetto al lavoro dell’amministrazione comunale.

La prima attività realizzata è consistita nelle audizioni ai dirigenti comunali. Un’occasione per affinare la conoscenza della macchina amministrativa e definire i punti di partenza dell’attività di osservazione dei suoi componenti. La composizione e l’organizzazione per sottocommisioni ha permesso un’agile attività che si è tradotta in diverse richieste di accesso agli atti. In particolare, sono state inoltrate 20 richieste, di cui ben 8 portare a termine. Attività che ha evidenziato circostanze che, seppur consentite dalla legge, nelle more di una gara d’appalto o del rilascio di una concessione edilizia/permesso a costruire, rappresentano sintomatiche anomalie.

Quindi la relazione ha l’obiettivo di analizzare il contesto socio – economico in cui prendono vita le decisioni del comune e degli operatori. Anagrafe: tra il 2004 e il 2014, 3357 cittadini campani hanno fatto di formia la propria residenza. A questi si devono aggiungere i 2901 cittadini che, provenienti da altre parti del Lazio, si sono inserite nel contesto sociale della Città. Attivita’ produttive: il dinamismo commerciale ha da sempre caratterizzato Formia, per numerosi anni centro dello shopping del territorio che si snoda intorno al Golfo di Gaeta, oggi vive una parentesi negativa a causa della crisi globalizzata, sulla quale le Mafie, per effetto del noto fenomeno del “money laundering”, possono esserne attratte. Appare, quindi, opportuna una osservazione dettagliata. Al 2014 operano in Città:  222 pubblici esercizi; 199 settore alimentare; 694 settore non alimentare; 56 settore alimentare e non; 553 artigianato. 

Avvocatura: nel corso dell’anno 2012 si è registrato lo svolgimento di 147 nuovi procedimenti, oltre alla cura di 3mila giudizi pendenti. Polizia locale: con riguardo all’anno 2014, 113 sanzioni amministrative elevate in materia di commercio, ambiente, tributi. Presenze criminali: attualmente a Formia in base a notizie di cronaca, indiscrezioni di stampa, operazioni di P.g. delle DdA di roma e napoli, decreti di sequestro penale, provvedimenti cautelari confermati e/o annullati in sede di riesame sono operative due macroaree criminali il Clan Mallardo Di Giugliano in Campania e ilClan dei Casalesi in forma totalmente rinnovata data la coesistenza in questo centro di esponenti delle varie fazioni che lo compongono, ossia gli storici Bardellino, le frange  Iovine e Schiavone, Bidognetti e Zagaria, queste ultime due nel tempo responsabili per il basso Lazio.