Hacker ad alta quota, il pericolo corre nei cieli

15 aprile 2015 | 16:20
Share0
Hacker ad alta quota, il pericolo corre nei cieli

Il Faro on line – Vite appese a un filo o meglio a un pc, a un computer che, nonostante i complicati sistemi di sicurezza, può essere violato dagli hacker. E’ esattamente questo che avviene quando ci troviamo a bordo di un aereo. Le nostre vite sono affidate ai piloti i quali, a loro volta si affidano a quei complicati macchinari chiamati computer.

La tecnologia ‘è ormai diventata parte interante con il nostro quotidiano trasformandosi in croce e delizia. Delizia quando ci risolve problemi, ricorda appuntamenti mentre diventa croce quando mette a rischio la nostra vita. Centinaia di aerei di linea sono a rischio pirati informatici, soprattutto quelli più recenti, di ultima generazione. I loro computer, infatti, per quanto sofisticati e dotati di misure di sicurezza, possono essere violati o messi fuori uso da chiunque sia che trovi a bordo sia che sia a terra. Gli hacker possono, infatti, infiltrarsi nei loro sistemi attraverso la rete wi-fi, quella che viene utilizzata dai passeggeri. Uno scenario, questo, che ha dell’agghiacciante e che emerge dall’ultimo rapporto stilato dagli investigatori del Government Accountability Office, agenzia del governo federale americano. 

Tra i giganti del cielo a rischio – secondo uno degli autori del rapporto intervistato dalla Cnn, Gerald Dillingham – troviamo anche il Boeing 787 Dreamliner e gli Airbus A350 e A380, le cui cabine di pilotaggio sono dotate dello stesso sistema di rete senza fili. L’inquietante conclusione a cui sono arrivati gli esperti del governo americano fa vacillare le sicurezze sino ad ora avute sul fronte della sicurezza aerea, soprattutto se si pensa ai rischi legati al terrorismo. Nel rapporto viene spiegato come in linea teorica chiunque, con un semplice pc collegato alla rete wi-fi dell’aereo, può violare il sistema, sequestrare il velivolo o anche mandare in tilt il sistema infettando il computer, spegnere i sistemi di allarme, bloccare il flusso del carburante e via dicendo. Tutto questo metterebbe in serio pericolo i passeggeri a bordo del velivolo.
Daniela Pozone