Farmacisti in aiuto, 24 ore in una famiglia del Kerala

24 aprile 2015 | 09:00
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Farmacisti in aiuto, 24 ore in una famiglia del Kerala

Il Faro on line – Farmacisti in aiuto, insieme a Namastè Onore a te Onlus, sostiene diverse comunità dell’India; in particolare l’aiuto si rivolge a popolazioni molto povere che abitano villaggi lontani dalle città principali. Interviene Tullio Dariol Presidente dei Farmacisti in aiuto : “Per questo la famiglia di cui parleremo è quella che ogni giorno i nostri referenti e volontari incontrano per monitorare l’andamento dei progetti: quella del Kerala (del sud) e di estrazione sociale medio-bassa. Immaginiamo un nucleo familiare composto da madre, padre, due figli e una nonna (normalmente madre di lui).

Racconto di un volontario. Il padre fa il “coolie” e cioè l’operaio (edile, agricolo, nel facchinaggio o altrove) a paga giornaliera e la madre è casalinga (un uomo che lavora trova normalmente sconveniente che la moglie lavori), mentre i figli vanno a scuola, come il 98% dei bambini del Kerala, anche se troppo spesso con esiti deprimenti. Sono maschio e femmina e per questo la madre, dopo aver partorito il secondo, si è fatta legare le tube: ormai le famiglie con più di 2 bambini sono sempre più rare in Kerala e  il terzo figlio viene cercato solo, talvolta, se i primi due sono dello stesso sesso.  

La nonna fa qualcosa in cucina, ma la sua occupazione preferita, oltre a tiranneggiare la nuora, è chiacchierare con le vicine e andare al tempio con loro. Pur essendoci manodopera in abbondanza per i lavori domestici, tutta la famiglia si alza verso le 5,30 del mattino, alle prime luci dell’alba, come quando non c’era l’illuminazione elettrica. La madre e la nonna si mettono a preparare la laboriosissima colazione e vanno a prendere l’acqua dal pozzo, dalla fontana o dal fiume, per gli usi domestici ma anche per il bagno di tutta la famiglia.
Niente doccia (se anche ne avessero una a disposizione non la userebbero), ma secchiellate di acqua fredda sulla testa, a ripetizione, con un consumo di circa 30 litri a persona. Ben sveglio dopo questa operazione, il padre termina la sua igiene personale con il lavaggio dei denti e una lunga e vigorosa pettinata ai capelli cosparsi di olio di cocco perché stiano a posto per tutta la giornata. Beve un “Tchai” ( the con latte e molto zucchero), mangia abbondantemente e si avvia al lavoro, spesso trovando il tempo, durante il percorso, per un salto al tempio per la benedizione giornaliera.

Dopo il bagno, i bambini studiano o vanno al centro di ripetizioni più vicino per ripassare le lezioni. Se non è previsto il rientro a casa prima dell’inizio della scuola, si portano dietro l’abbondante colazione preparata dalla mamma, la quale finalmente può dedicarsi alle sue pulizie, personali e della casa. Di queste, quelle prioritarie riguardano il giardinetto o comunque lo spazio antistante la porta di casa, che deve essere spazzato con grande cura, utilizzando una scopa senza manico che a noi provocherebbe un immediato “colpo della strega”, ma che loro trovano molto funzionale.  

La spazzatura viene raccolta in un mucchietto, cui si aggiungeranno durante il giorno altri scarti ed a cui si darà fuoco la sera, al tramonto. Il governo, preoccupato per l’inquinamento atmosferico, ha vietato questa pratica minacciando pene severe ai trasgressori, ma di fronte alla totale noncuranza di queste minacce da parte dei cittadini, ha lasciato perdere…. Se la madre deve uscire a fare la spesa o per altre incombenze, indosserà il sari, altrimenti resterà per tutto il giorno con lo stesso abito da casa che poi le servirà da camicia da notte.

Il pranzo lo consumerà solo con la nonna, in quanto i bambini mangeranno quello offerto dalla scuola e il marito lo comprerà sul luogo di lavoro o consumerà quello che si è portato da casa dentro un tegame a due scomparti, uno per il riso e l’altro per il condimento.
E’ solo per cena che la famiglia si trova tutta insieme, ma non è occasione di scambio di esperienze e opinioni perché mentre si mangia è rigorosamente vietato parlare. Se c’è una Tv in casa (e di solito c’è in tutte le case), la sua sarà l’unica voce udibile. Se poi la famiglia è numerosa, si siederanno a tavola (se c’è una tavola) prima gli uomini e i bambini, mentre le donne stanno in piedi a servirli e mangeranno in seguito quello che avanzerà. Poco dopo, tutti a dormire, i bimbi insieme ai genitori (nello stesso letto, se ce l’hanno) e la nonna su una stuoia per terra. Sempre che il padre non si sia sbronzato…

Conclude Tullio Dariol: “Farmacisti in aiuto riesce, grazie al supporto di sponsorizzazioni private, a supportare queste famiglie. In questo periodo chiediamo a tutti di scegliere Farmacisti in aiuto come beneficiari del 5 per 1000.

Per avere maggiori informazioni:
vi invitiamo a visitare il nostro sito  www.farmacistiinaiuto.org, la nostra pagina facebook https://www.facebook.com/FarmacistiinaiutoOnlusoppure a contattarci via mail segreteria@farmacistiinaiuto.org oppure contattare la nostra segreteria al 
346-4360567.

Farmacisti in aiuto è una Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale (Onlus); scegli la per devolvere il tuo 5 x 1000 in sede di Dichiarazione dei redditi. 
A te non costa nulla, è solo una diversa destinazione di parte delle tasse che comunque verseresti. Basta indicare il nostro Codice Fiscale  97427160581. 
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