Pd: “Consuntivo 2014, la fotografia delle irregolarità dell’Amministrazione”

27 maggio 2015 | 13:01
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Pd: “Consuntivo 2014, la fotografia delle irregolarità dell’Amministrazione”

Il Consigliere Stefanelli: “Si nascondono i debiti sotto il tappeto per continuare ad alimentare la propria clientela e il proprio consenso politico”

Il Faro on line – “Il rendiconto sulla gestione 2014, approvato dal consiglio comunale del 22 maggio, fotografa impietosamente lo stato di narcolessia in cui versa l’amministrazione Graziano, con la totale mancanza di programmi, obiettivi e di un controllo sulla gestione politico amministrativa”. Lo dichiara in una nota il Consigliere comunale del Partito Democratico Gerardo Stefanelli.
“Ma quello che allarma di più – prosegue Stefanelli – sono le parole contenute nella relazione del Collegio dei Revisori dei Conti, che tracciano un quadro diffuso di irregolarità amministrative e di estrema litigiosità all’interno degli uffici comunali. Parole che rappresentano l’esatta ripetizione di quanto già affermato dagli Ispettori del MeF nel rapporto del 2013, e da quanto contenuto persino in una sentenza della Corte di Conti del 2012.

Diffuse irregolarità amministrative, mancanza di collaborazione con gli organi di controllo, allergia alla predisposizione di regole e procedure. Tutte affermazioni che non rappresentano uno stupore per chi segue con costanza la vita amministrativa e politica, ma che destano scalpore per il sostanziale disinteresse con cui sono state accolte dai consiglieri comunali di maggioranza, i quali  si ostinano a tenere in piedi questo governo comunale. Un governo che continua a nascondere i debiti sotto il tappeto per non affrontare un piano di risanamento e per potere nel frattempo continuare a ‘spremere’ le tasche dei cittadini con il solo fine di alimentare la propria clientela e il proprio personale consenso politico”.

“Un modo di amministrare figlio di una mentalità accattona e retrograda – conclude Stefanelli – che spinge quotidianamente il Paese verso un impoverimento sociale e culturale oltre che economico. Al contempo i paese vicini, seppure in condizioni economiche più difficili delle nostre, continuano a rendersi protagonisti di cambiamenti e di buone pratiche di governo cittadino”.