Pd: “A quando la programmazione per uno sviluppo credibile”

27 agosto 2015 | 15:30
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Pd: “A quando la programmazione per uno sviluppo credibile”

Piendibene e Stella: “I tre interventi prioritari che un’Amministrazione deve attuare non sono affatto considerati”

Il Faro on line – “A grandi linee si possono sintetizzare tre campi di intervento nel raggio di azione di una pubblica amministrazione: l’erogazione di servizi e la programmazione delle manutenzioni che nella normalita’ della gestione dovrebbe garantire il vivere civile e il decoro della comunita’ amministrata; la capacita’ di far fronte agli eventi imprevedibili ed alle emergenze che, in ogni settore, mettono sotto pressione l’organizzazione dell’ente pubblico; la lungimiranza politica, la capacita’cioe’ di programmare, di dare il segno della direzione dello sviluppo, del tipo di citta’ per cui si vuole lavorare. In altre parole la definizione delle scelte strategiche per la crescita del territorio amministrato, coerenti con l’impostazione ideale di chi amministra” – lo dichiarano il Gruppo Consiliare del Pd Marco Piendibene e Rita Stella.

“D’altra parte – continua il comunicato -, nella legittimazione del voto popolare c’è anche il mandato a realizzare quanto contenuto nel programma di ogni forza politica impegnata nella competizione elettorale. È proprio nelle diverse visioni strategiche dello sviluppo del territorio che dovrebbe giocarsi la partita elettorale. Detto questo potrà essere utile rapportare i principi e le enunciazioni, necessariamente generiche, alla concreta realtà per comprendere meglio il profilo dell’attuale gestione della nostra Città.
Il primo punto mette impietosamente la giunta Cozzolino di fronte al fallimento più evidente: quanto viene giornalmente percepito da ogni cittadino rappresenta la delusione più cocente anche per coloro che hanno scelto il movimento 5 stelle nell’urna del ballottaggio. Crisi idriche senza precedenti, città sporca, strade con crateri pericolosissimi, interi quartieri immersi nella giungla e ostaggio delle zanzare, settimane per ottenere permessi che in altre città vengono rilasciati in giornata… Insomma una Waterloo senza precedenti che, purtroppo, non lascia neppure presagire un cambio di rotta.Il secondo punto richiederebbe una capacità di previsione che non ci pare appartenga ai nostri attuali amministratori”. 

“Gli allagamenti le piogge intense che negli ultimi giorni hanno flagellato il mercato senza che il comune abbia mosso un dito, le molte vie della città con voragini aperte dalle rotture idriche che fanno sprofondare le auto – proseguono i Consiglieri -, tutto ciò sembra confermare che difficilmente una Giunta incapace di risolvere le questioni della quotidianità, possa brillare durante le emergenza straordinarie ed imprevedibili.Tuttavia la mancanza di una strategia a lungo termine e la totale assenza di capacità programmatorie, oseremmo dire strategiche, ci pare l’atteggiamento più rischioso per un’Amministrazione Comunale.
Non possiamo infatti perdere definitivamente occasioni di sviluppo come quelle legate al termalismo, alla riqualificazione dell’area Italcementi o all’integrazione di un circuito turistico con Roma capitale, tanto per fare alcuni esempi…Sapere il cammino da fare, prefigurarlo, avere degli obiettivi anche di lungo respiro, che diano speranza di una città diversa, è necessario e su questo terreno qualsiasi Amministrazione deve sapersi confrontare con la città, con tutte le forze presenti, rappresentative anche di segmenti vitali della società”.

“Nell’assenza di dibattito in altre sedi – conclude il comunicato -, il gruppo Consiliare del Partito Democratico ha cercato di stimolare i nostri attuali Amministratori invitando il Sindaco e, con lui, gli altri esponenti istituzionali della maggioranza, ad un confronto pubblico che possa far comprendere ai cittadini verso quale Città vogliono tendere le forze politiche presenti in Consiglio.
Il luogo dell’iniziativa è lo spazio dibattiti all’interno della festa dell’Unità, sabato 29 settembre. Questa scadenza è già nota al Sindaco che, al momento, non sembra intenzionato a partecipare.
Gli rinnoviamo l’invito e con l’occasione ribadiamo, semmai ce ne fosse bisogno, che il confronto si svolgerà all’insegna della correttezza ed in condizioni ambientali consone ad una discussione civile. Non partecipare sarebbe una occasione persa”.