Tiket, Santori: “Credito delle cartelle pazze frazionato. La Regione chiede  6 milioni”

7 novembre 2015 | 07:30
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Tiket, Santori: “Credito delle cartelle pazze frazionato. La Regione chiede  6 milioni”

Aurigemma (Fi): “Urp in tilt e cittadini nel caos”
Righini (Fdi): “Inviata un’interrogazione alla giunta Zingaretti”

Il Faro on line – “L’affare delle cartelle pazze della Regione Lazio prosegue senza sosta e senza vergogna. Gravissimo è l’atteggiamento di malafede dell’amministrazione regionale, che fraziona il credito e accolla i costi al cittadino. Difatti, il contribuente non riceve un resoconto di tutte le voci di spesa, ma una cartella pazza per ogni ticket. Ci sono stati cittadini che ne hanno ricevute addirittura tre. Inoltre ogni avviso riporta tra le voci di costo spese amministrative pari a 25 euro, di fatto un costo esorbitante che viene accollato ai cittadini anche su richieste pochi euro.

Facendo poi un semplice calcolo della serva, se sono state inviate 235.000 lettere moltiplicate per 25 euro si arriva ad evidenziare un costo di gestione dell’operazione pari a 5.875.000 € . E’ una truffa che la giunta Zingaretti sta perpetrando ai danni dei cittadini, un abuso intollerabile. La regione restituisca i soldi tolti ingiustamente ai cittadini” – lo dichiara in una nota Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio.

“E non finisce qui. Stavolta pare che la giunta Zingaretti stia pretendendo i soldi dei ticket solo da cittadini italiani e non anche dagli immigrati. Il centrosinistra come al solito conosce bene chi viene esentato e quali sono i codici per i soliti noti mentre per i nostri concittadini solo valanghe di balzelli che minano alla base il rapporto di fiducia tra chi sostiene lo Stato e chi invece usufruisce solo di attenzioni e privilegi ” conclude Santori. 

Il Capogruppo di Forza Italia della Regione Lazio e vice presidente della Commissione Salute Antonello Aurigemma: “Moltissimi cittadini si sono recati a Via Colombo per avere chiarimenti dopo aver ricevuto avvisi bonari, a seguito dell’attivita’ di recupero dell’evasione dei ticket sanitari. Oggi ho effettuato un sopralluogo sul posto, e ho constatato la disorganizzazione della Regione. Il presidente Zingaretti continua a nascondersi senza rendersi conto della realtà. Sono giorni che si verificano disagi e il governatore non ha minimamente pensato di incrementare il personale all’Urp. Ci sono soltanto 4 persone in piu’, provenienti da Lazio service, ma ovviamente non sono sufficienti in queste giornate caotiche. Ma ciò che appare piu’ grave e’ l’inadeguatezza di quest’amministrazione, che forse poteva prevenire queste situazioni di caos con una giusta programmazione. Tra l’altro una parte di questi avvisi bonari, soprattutto per quanto riguarda la Asl Rm D, risulta sbagliata e questo significa che molti utenti si recheranno a Via Colombo per chiedere chiarimenti. La regione, però , sembra inerme e incapace e gli uffici sono intasati, con la situazione che sta degenerando”.

Il capogruppo regionale di Fratelli d’Italia, Giancarlo Righini: “Di fronte alla ‘pioggia’ di avvisi ‘bonari’ che proprio in questi giorni stanno arrivando nelle case di tanti cittadini, ho protocollato proprio oggi un’interrogazione urgente a risposta immediata, che faccia luce sulle modalità con le quali la Regione Lazio sta procedendo al tentativo di recupero dei ticket sanitari, considerato che si sta creando apprensione e confusione tra i cittadini, spesso anziani, che hanno usufruito di prestazioni sanitarie avendo tutte le carte in regola per disporre di regolare esenzione.

Tanti, difatti, i cittadini che stanno ricevendo dalla Direzione regionale della programmazione economica e bilancio comunicazioni con le quali si chiede di provvedere al pagamento ‘in bonis’ di somme relative a ticket sanitari per i quali avevano beneficiato dell’esenzione, addirittura con aggravio di interessi e spese amministrative. Dall’esame degli avvisi emergono notevoli incongruenze o imprecisioni nelle causali rispetto alle specifiche situazioni, quali ad esempio richieste di pagamento a seguito di accertamento di un reddito oltre soglia nonostante il reddito medesimo derivi da pensione di invalidità, non tenendo, in certi casi, neppure conto delle specifiche esenzioni da patologie debitamente attestate dal servizio sanitario”. 

“Vista la confusione venutasi a creare – continua ancora il capogruppo regionale, Giancarlo Righini – interroghiamo il presidente della Giunta e l’assessore competente in materia di politiche di bilancio per sapere se non ritengano opportuno sospendere l’invio e l’efficacia degli avvisi in corso, in attesa di individuare procedure certe ed affidabili ai fini dell’attuazione del dettato legislativo”. Comprendiamo bene l’esigenza di far fronte al deficit sanitario – chiosa Marco Silvestroni, coordinatore provinciale e consigliere metropolitano di Fdi-An – ma non è ‘sparando nel mucchio’ che si potrà garantire un’equa è doverosa lotta all’evasione”. 

“Ringrazio il nostri referenti regionali e provinciali per l’attenzione dimostrata e l’iniziativa intrapresa – interviene Francesco Novara, portavoce FdI-AN di Anzio, che continua – invito i nostri concittadini ad una attenta verifica delle richieste che perverranno ed in caso di necessità a rivolgersi allo Sportello del Cittadino di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale di Anzio, o ad inviare una email a fratelliditaliaanzio@libero.it”.