Giubileo, Aurigemma (Fi)” Le parole di Zingaretti rasentano il ridicolo”

21 novembre 2015 | 07:00
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Giubileo, Aurigemma (Fi)” Le parole di Zingaretti rasentano il ridicolo”

Il Consigliere: “Nessuna strategia per far sì che un evento di simile portata possa portare anche dei contributi positivi per la nostra economia”

Il Faro on line – “Le parole di Zingaretti, a margine della presentazione del piano sul Giubileo, rasentano il ridicolo. Ma perche’ si ostina a raccontare una realta’ che non esiste? Per quale motivo continua a prendere in giro i cittadini laziali? Come puo’ arrivare addirittura a elencare quanto la sua giunta avrebbe fatto in vista di un evento che vedra’ milioni di turisti nella capitale, quando la sua giunta non ha fatto davvero nulla. Parlando di trasporti, afferma che arriveranno nuovi bus cotral, quando da tutte le province, anche quelle amministrate dal centrosinistra, giungono grida d’allarme per corse soppresse e pendolari esasperati, costretti a convivere tra ritardi e disservizi di vario genere” – lo dichiara in una nota il Capogruppo di Forza Italia della regione Lazio Antonello Aurigemma.

“E ancora, sempre con tono autoreferenziale evidenzia l’inaugurazione di nuovi treni vivalto, dimenticandosi però dell’odissea che studenti e lavoratori vivono quotidianamente per recarsi sul proprio posto di lavoro o studio. Tralasciamo la sanità, dove l’unico dato certo è l’aumento della mobilità passiva, e sempre più cittadini preferiscono recarsi fuori Lazio per una visita. Tante volte, caro Zingaretti sarebbe preferibile tacere visto che, tra l’altro, non ha messo in campo la benché minima strategia anche dal punto di vista culturale-turistico, per cercare di far sì che un evento di simile portata possa portare anche dei contributi positivi per la nostra economia. Zingaretti deve capire che per saper governare non è sufficiente andare in conferenza stampa a lanciare cifre e risultati a “casaccio”, che non corrispondono al vero. Anche perché tutti se ne stanno rendendo conto, tant’è che il giubileo ha un commissario “di fatto”, e non è il presidente della regione” – conclude Aurigemma.