Trasparenza, il Sindaco: “Tutte le informazioni richieste sono accessibili”
Lucci: “La squadra di funzionari al servizio dei cittadini è magnifica, e si fa in quattro per rispettare quest’impegno”
Il Faro on line – “In tre giorni nove interrogazioni, su tutto, a trecentosessanta gradi! Sembra una eruzione vulcanica! Se si moltiplicasse questa applicazione a tutti i consiglieri comunali per l’arco di tutto l’anno, lasciamo immaginare cosa succederebbe… D’improvviso. Un sussulto di coscienza civica che lascia sorpresi. O interdetti, dipende dai punti di vista. Fa piacere, e non è un modo di dire, che qualcuno si interessi così attivamente delle pieghe dell’attività pubblica, dell’amministrazione comunale, anche perché è bello, dall’altro versante, dimostrare che quello che si fa è limpido, trasparente, oculato, onesto. E la squadra di funzionari che ogni giorno sta a servizio dei cittadini è una squadra magnifica, che non presta solo un servizio, ma si fa in quattro per rispettare quest’impegno” – lo dichiara in una nota il sindaco Lucci dopo le nove interrogazioni presentate dalla Gervasi.
“Rimane la sorpresa – prosegue il primo cittadino – che tutte le informazioni richieste, con tanta mirabolante esplosione di interrogazioni scoppiettanti, erano accessibili direttamente attraverso uno strumento che si chiama “accesso agli atti”, strumento di trasparenza a disposizione di ogni comune cittadino di Sabaudia, figuriamoci per una Consigliera comunale! E allora viene da chiedersi cosa possa esserci che ha scatenato questa esplosione di coscienza civica. Visto che non c’è una fiera di mezzo novembre, nessuna ricorrenza particolare di cui ci era sfuggita l’annotazione possiamo provare a fare delle ipotesi, guardando il calendario, la cronaca di quello che è successo negli ultimi giorni, magari troviamo un nesso. L’unica cosa rimarchevole che emerge, di un certo rilievo, dagli atti in itinere presso l’Amministrazione è qualcosa che attiene la materia di abusivismo, per la quale è stata anche presentata un interrogazione, tra le nove, atipica perché è certamente qualificabile come mero accesso agli atti. Ci sarà un nesso? Vogliamo pensare di no”.
“Perché se ci fosse – continua il comunicato -, di qualunque natura questo nesso sia, i fuochi d’artificio avrebbero il sapore acido di una probabile reazione nervosa, acida di chi ritenendosi sotto esame tenta di tirare fuori le unghie e comincia quella pantomima finalizzata ad incutere timore all’interlocutore… questo, in una democrazia, non è consentito a nessuno anche perché avrebbero il retrogusto imperdonabile dell’intimidazione: ‘… stai attento che se mi metto di punta ti rovisto i cassetti, e poi vediamo se sei così limpido come sostieni…’.
Quelle informazioni, di cui si chiede conto nelle nove interrogazioni, sono disponibili negli uffici comunali, ed i funzionari competenti sono pronti a metterli a disposizione. Certo non si può obbligare il Comune a chiudere per elaborare i dati secondo i desiderata di un consigliere, anche perché ciò corrisponderebbe al blocco delle attività amministrative e questo non è consentito a nessuno”.
“Occorre certamente senso civico e questo deve essere dimostrato da tutti compreso quel Consigliere di minoranza che con nove interrogazioni di richieste dati – a cui si aggiungono quelle degli altri consiglieri di minoranza per un totale di quasi 30 interrogazioni – ha utilizzato questo strumento democratico per aggredire, senza precedenti, la gestione dell’amministrazione e per questo lo riteniamo ingiustificato ed ingiustificabile. Verrà presto convocata una Conferenza stampa nella quale forniremo alla Cittadinanza i risultati tangibili dell’azione posta in essere da questa amministrazione che sta operando con l’unico obiettivo dell’interesse generale e mai particolare” – conclude Lucci.