Il sindaco Pascucci: “La violenza di genere è una vera e propria piaga sociale”
Il Faro on line – Mercoledi’ 25 novembre si celebra la 16° Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Tante le proposte organizzate a Cerveteri grazie alle attiviste di “Senonoraquando? Cerveteri” e dell'”Auser” e dai ragazzi dell’Istituto Enrico Mattei in collaborazione con l’Amministrazione comunale. Si comincia alle 12.30 con la proiezione presso l’Auditorium dell’Istituto Enrico Mattei del cortometraggio “Metamorfosi – Non chiamarmi Amore”, organizzato dal Sindaco Alessio Pascucci insieme ai docenti dell’Istituto. Saranno presenti il regista Gilles Rocca, l’attrice protagonista Miriam Galanti e la psicoterapeuta Grazia La Manna, anche delegata del sindaco al Patto per la scuola. Il corto ha ricevuto diversi riconoscimenti internazionali ed è promosso dal Ministero dell’Interno e Patrocinato dalla Presidenza del Consiglio dell’Unione Europea. Racconta la storia di una ragazza che trova la forza di denunciare la violenza e le botte del fidanzato. Un rilevante contributo artistico al dibattito sulla violenza di genere e sul fenomeno dello stalking.
Nel pomeriggio, alle ore 16.30 in Sala Ruspoli in Piazza Santa Maria, l’Auser di Cerveteri, in collaborazione con il coro ‘Donne tra le Note’ propone la giornata-evento ‘Donne per le Donne’. Nel corso dell’evento sarà distribuito il “Quaderno n.0 dell’Osservatorio Pari Opportunità del Lazio”, un omaggio alle donne vittime di violenza e in particolar modo a Chiara Monda Insidioso, la giovane ragazza ridotta in fin di vita da un terribile episodio di violenza domestica.
Alle 20.30 l’Associazione “Senonoraquando? Cerveteri” organizza un incontro-dibattito per affrontare il tema delle mutilazioni genitali femminili in Italia. Nel corso dell’iniziativa saranno lette alcune testimonianza di donne che hanno subito l’orribile pratica dell’infibulazione, tratte dal libro di Grazia Cormio “La valigia dei ventagli”. Interverranno al dibattito la medica volontaria di “Bambini nel Deserto” Assunta Santonati, l’antropologa Erica Eugeni ed il Presidente dell’Amsi – Associazione Medici Stranieri in Italia dott. Foad Aodi.
“Gli episodi di violenza sulle donne hanno registrato in questi anni un drammatico aumento anche in Italia – ha detto Alessio Pascucci, Sindaco Pascucci – le cronache nere dei giornali e della tv ci raccontano storie inaccettabili di violenza all’interno delle mura domestiche o lungo le strade delle nostre città. La violenza di genere è una vera e propria piaga sociale, un problema soprattutto culturale per il quale è compito, soprattutto delle Istituzioni, porre un rimedio”.
“A Cerveteri – prosegue il Sindaco Pascucci – abbiamo cercato di dare un contributo alla diffusione di una nuova cultura che tenga in pari considerazione la figura femminile e maschile. Ogni discriminazione di genere deve essere eliminata, e vanno create nuove fondamenta culturali sulle quali le differenze di genere siano viste come una ricchezza e non come una causa di disparità sociale”.
Lo scorso 13 ottobre il Consiglio comunale di Cerveteri ha adottato la Delibera n.142/2015 che vieta pubblicità, immagini e testi che comunicano un’idea distorta delle donne e della figura femminile in genere. Lo stesso giorno il Consiglio comunale ha adottato anche la Delibera n.143/2015, che introduce negli uffici comunali una nuova norma sul corretto uso del genere femminile, anche all’interno degli atti burocratici.
“Crediamo la lotta contro le discriminazioni di genere nel sia una lotta quotidiana, che parte da ogni azione che facciamo – ha detto Pascucci – Queste due Delibere scaturiscono dall’impegno preso con l’Unione Donne in Italia (UDI) e con Senonoraquando Cerveteri in occasione dell’iniziativa ‘Italia in Comune’ ospitata nella nostra città lo scorso marzo.”
La Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne è stata istituita nel 1999 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Questa data è stata scelta in ricordo del brutale assassinio, nel 1960, delle tre sorelle Mirabal, considerate esempio di donne rivoluzionarie per l’impegno con cui tentarono di contrastare il regime di Rafael Leónidas Trujillo, dittatore della Repubblica Dominicana.