Scopertura dell’altorilievo dell’artista fondano Teo Di Cicco

26 novembre 2015 | 16:15
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Scopertura dell’altorilievo dell’artista fondano Teo Di Cicco

Un’opera dedicata a illustri concittadini, personalità di rilievo nella poesia, nelle lettere, nel cinema e nella pittura

Il Faro on line – Lunedi’ 30 Novembre p.v. alle ore 11.00 in piazza Unita’ d’Italia, all’incrocio con via Gonzaga, avra’ luogo la cerimonia di scopertura dell’altorilievo in bronzo realizzato dall’artista fondano Teo Di Cicco raffigurante gli “illustri concittadini Libero de Libero, Dan Danino di Sarra, Giuseppe De Santis, Domenico Purificato, personalita’ di rilievo nella poesia, nelle lettere, nel cinema e nella pittura del XX Secolo”, come riporta l’epigrafe posta alla base dell’opera.

Presenzieranno alla cerimonia il Sindaco di Fondi Salvatore De Meo, l’Assessore alla Cultura Beniamino Maschietto e il Senatore Claudio Fazzone. Gli alunni degli Istituti Comprensivi Amante e Aspri intoneranno l’Inno di Fondi e l’Inno nazionale.

Originario di Fondi, Teo Di Cicco risiede a Seattle, negli Usa, dove emigrò giovanissimo, ma porta da sempre nel cuore la città natale, dove ritorna spesso per lunghi soggiorni, e i ricordi dell’infanzia trascorsa tra il quartiere di piazza San Pietro e il Campo Boario. E’ rimasto sempre legato a Fondi, alla propria famiglia e agli amici d’infanzia, in particolare a Bruno Gentile e Mario Parisella. A Fondi ha donato negli scorsi anni due statue, da lui modellate e fuse in bronzo: una raffigurante San Rocco pellegrino, collocata nei pressi dei ruderi dell’antica chiesa; l’altra, una Madonna con bambino, è dedicata alle madri della città e collocata in viale Regina Margherita, davanti all’edificio scolastico Alfredo Aspri.

Nel 2010 ha inoltre devoluto alla Parrocchia di San Pietro Apostolo in Fondi due oli su tela dipinti nel 1958: una “Deposizione di Cristo dalla croce” e un “Martirio di San Pietro Apostolo” ispirato all’opera di Caravaggio. Le tele documentano il talento pittorico di Teo Di Cicco, che sin da adolescente studiava i maestri del Rinascimento, “ricopiandoli” per meglio apprendere la proporzione delle forme, l’accostamento dei colori, il valore della prospettiva. Ha tenuto anche alcuni laboratori di pittura per gli alunni delle Scuole elementari della sua città. Formatosi alla scuola dei classici, Di Cicco si è affermato come artista figurativo trasponendo nelle opere le proprie meditazioni sull’uomo, la contemplazione del vivere, le urgenze esistenziali, i temi della solitudine e della nostalgia.