Progetto Piazza Grande: l’Amministrazione favorevole. Domenica la consultazione dei cittadini

27 novembre 2015 | 07:30
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Progetto Piazza Grande: l’Amministrazione favorevole. Domenica la consultazione dei cittadini

Associazioni Ambientali: “Un affare per pochi e un danno per molti”
M5S: “La favola della speculazione a danno della comunita’”

Il Faro on line – L’Amministrazione di Ladispoli ricorda ai residenti del quartiere Campo sportivo che domenica 29 novembre dalle ore 9 alle ore 20 presso i locali della parrocchia del Sacro Cuore di Gesu’ in via dei Fiordalisi si terra’ la consultazione sul progetto di Piano Integrato del Campo Sportivo del Cerreto presentato dalla società Piazza Grande srl e approvato dal Consiglio comunale. “Invitiamo i cittadini a partecipare alla consultazione che l’amministrazione ha indetto per conoscere il parere della popolazione su questo importante progetto di riassetto urbanistico e dei servizi nel quartiere Campo sportivo.
In questi giorni abbiamo assistito a sterili polemiche sulla sentenza di usucapione del terreno in quanto si tratta di una questione tra privati, tra la famiglia Marescotti e la Us Ladispoli.
Se il terreno fosse stato pubblico l’usucapione non sarebbe stato consentito. Siamo favorevoli al Piano integrato perchè offre dei servizi in una zona dove attualmente non c’è nulla. Due palazzine da 4 piani ed un locale commerciale in un’area che ha bisogno di servizi non sono questa colata di cemento che qualcuno vorrebbe far credere.

“Se si dà uno sguardo al piano regolatore questo non è neanche il progetto che interessa una cubatura importante. E’ chiaro che l’esito del referendum di domenica avrà un valore politico, l’amministrazione comunale è certa che il risultato sarà positivo, i residenti comprenderanno l’importanza di questo progetto che porterà a nuova vita tutto il quartiere” – lo afferma l’assessore ai lavori pubblici Marco Pierini.

Associazioni Ambientali: “Domenica 29 solo una parte dei residenti del quartiere Campo Sportivo saranno invitati ad esprimere un parere sul progetto di “riqualificazione” della zona, presentato dall’Amministrazione comunale come la panacea dei mali che affliggono il medesimo quartiere. Il Comune esprime la propria versione sulla cosiddetta “opera” e chiederà ai pochi cittadini ammessi alle urne: “siete favorevoli al nostro progetto oppure volete che rimanga tutto come prima?”  – lo dichiarano in una nota le Associazioni: Animo onlus, L’Altraladispoli, La Metamorfosi, Natura per tutti onlus, La Persona obiettivo solidarietà, Comitato Rifiuti Zero Ladispoli, Salviamo il Paesaggio Litorale Roma Nord, il Colibrì, Pixi, GAR Ladispoli, Fare Verde Ladispoli, Upter Solidarietà, Terre Responsabili, comitato Caere Vetus.

A noi sembra più una minaccia, è come chiedere se si preferisce una bistecca o un pugno in faccia.. ma perché non si chiede ai cittadini se gradiscono altre alternative, altre destinazioni al posto della piccola piazza (che potrebbe essere tranquillamente più grande), del quasi inutile parcheggio, delle palazzine che saranno costruite e del mega supermercato stile Eurospin del Faro? E cosa ne sarà della tranquillità di un quartiere residenziale? Il Comune mette in evidenza la bontà del progetto, dice che non ci sarebbero alternative e che l’area sarebbe costata al Comune ben 4 milioni di euro. Quante falsità e scorretta comunicazione, sicuramente di parte. 

Sappiamo tutti che la società che propone questo progetto la cui presidente è sorella di un noto consigliere comunale, ha pagato l’intera area poche centinaia di mila euro, cifra sicuramente alla portata di un Comune di 43.000 abitanti. Lo stravolgimento del quartiere, per come descritto nel progetto, è notevole mentre il suo impatto socio-economico ed ambientale non si limita solo a chi abita nelle vie adiacenti al campo sportivo, bensì ricade sull’intera collettività in tutte le sue composizioni. Ed allora sorgono spontanee altre domande: come mai non si consultano tutti i cittadini visto il grande impatto (ambiente, viabilità, commercio ed altro ancora) e l’importanza dell’opera? Come mai il Referendum, strumento di democrazia, a Ladispoli non si può effettuare in quanto manca il relativo Regolamento? Come mai la richiesta di regolamento protocollata da ben 14 mesi è ancora in alto mare e recentemente ben 2 commissioni Affari Istituzionali sono saltate per il boicottaggio della maggioranza che non si è presentata? Emblematica è la scelta di effettuare questa “consultazione” nell’oratorio della Chiesa quando a pochi metri ci sarebbe il “centro di aggregazione giovanile” tristemente abbandonato.. per quali motivi dovremmo fidarci di coloro che non sono in grado neanche di organizzare una consultazione popolare?

E l’altro ritornello che ossessivamente viene ripetuto dai nostri amministratori, ossia il fatto che non ci sono soldi, è stato smentito dallo stesso Paliotta che, proprio nel Consiglio Comunale di martedi 24, ha annunciato di aver recuperato, tramite un’operazione di rinegoziazione di mutui, ben 1 milione e mezzo di euro.. quando vogliono i soldi li trovano! Per queste e altre motivazioni, le associazioni impegnate a contrastare questa cementificazione propongono un progetto alternativo che sarà presentato nei suoi dettagli Sabato 28 dalle ore 10 nei giardini intitolati ad Aldo Piersanti (incrocio via delle orchidee con via delle Azaleee. 

Progetto che potrebbe essere finanziato con fondi europei o del Coni (nel caso di assegnazione delle olimpiadi a Roma) e chiedono ufficialmente una moratoria contro le cementificazioni e il “consumo di suolo” fin quando non si ridiscuterà, stavolta con tutti i cittadini, il nuovo Prg e la nuova “visione” di città.. Questo concept, sebbene elaborato nel brevissimo tempo che questa consultazione farlocca e frettolosa ci ha concesso, è solo un modo tra i tanti per dimostrare che il privato può ricavare redditività anche da strutture polifunzionali a servizio dei cittadini, e non solo con supermercati ed abitazioni. (ringraziamo l’Arch. Michela Tolli e gli altri tecnici per la loro disponibilità). In conclusione: invitiamo i cittadini interessati a votare contro il progetto oggetto di consultazione, solo in questo modo gli amministratori saranno costretti a ripensare il loro atteggiamento verso il quartiere e la città: vogliamo la Piazza e la vogliamo veramente grande e non soffocata da automobili e cemento, ce lo chiede la Natura e ce lo chiedono i nostri figli”.

Movimento 5 Stelle – Mu di Ladispoli: “Siamo ancora una volta costretti a richiamare l’attenzione sull’Amministrazione comunale per il subdolo tentativo di farsi gioco dei cittadini di Ladispoli e della loro buona fede. Ormai tutti abbiamo capito bene, anche i cittadini del Campo Sportivo che appaiono largamente contrari a questo progetto, che la favola del “cemento utile e necessario” e’ una balla a cui non crede piu’ nessuno. Una balla che continuano da decenni a propinarci i soliti politici-palazzinari di Ladispoli, con la silente complicità di tutte le forze politiche locali, alcune della quali, in contrasto con i propri principi fondanti, oggi sostengono le cementificazioni portate avanti dagli speculatori.

Sorprende come sia dato pieno appoggio alla fantomatica società Piazza Grande, senza concedere ad altri soggetti la possibilità di ulteriori proposte e progetti alternativi e senza coinvolgere veramente i cittadini. Si prosegue invece a pubblicizzare (con i nostri soldi) una colata di cemento, cercando di convincerci che si tratti di verde pubblico. E come in tutte le favole non ci fanno mancare la parte romantica con l’intimità della consultazione ristretta a girotondo dell’area, quando sappiamo, e sanno bene anche loro, che un’opera di quella portata si ripercuoterebbe sull’intera popolazione di Ladispoli. 

Invitiamo ancora una volta il nostro Sindaco a rispondere ad alcuni quesiti: 
1) In base a quali regole e criteri è stato formulato il quesito della consultazione prevista per domenica 29 novembre? Si rimane francamente sconcertati dalla faziosità con cui è stato redatto e recapitato (con indicazione di voto già espressa) insieme ad altri volantini nelle buche delle lettere dei cittadini del quartiere. Volantini ancora una volta pieni di menzogne e recanti firme differenti. Chi c’è dietro a tutto ciò? Il Comune? Il PD? La maggioranza? I costruttori? Probabilmente tutti. Il cemento, lo sappiamo, è un ottimo collante politico. 
2) Perché si è deciso di coinvolgere esclusivamente un limitato numero di cittadini e non tutta la città visto l’impatto sociale ed economico nonché ambientale che si determinerà per l’intera collettività ladispolana? 
3) Come verrà eseguita praticamente la consultazione? E’ stata stilata una lista delle persone chiamate al voto? Questa lista è di pubblico dominio? Chi controllerà che votino solo le persone effettivamente residenti e che lo spoglio avvenga correttamente? Noi torniamo a chiedere che nostri rappresentanti, come altri, possano svolgere funzione di garanzia del regolare svolgimento delle votazioni. Abbiamo già inviato richiesta in tal senso direttamente al Sindaco. Se nessun cittadino esterno all’organizzazione fosse ammesso al controllo, questa consultazione risulterà una farsa e l’Amministrazione dovrà renderne conto. 
4) Nel caso prevalesse la contrarietà al progetto, cosa farà l’Amministrazione?

Sembra scontato il ritiro del progetto della società Piazza Grande e la creazione di un nuovo progetto con la partecipazione dei cittadini. Vorremmo sentirlo dire dalla stessa Amministrazione. Concludendo, e restando in tema di gioco, farebbe bene a tutto l’ordinamento politico-amministrativo comunale ascoltare il buon consiglio di tornare a “giocare” regolarmente la partita smettendola di curare solamente interessi di pochi e pensare maggiormente a quelli dell’intera comunità, scongiurando così l’inevitabile espulsione che solo un arbitro imparziale come un cittadino informato potrebbe decretare”.