Maniscalco: osservazioni al rendiconto di bilancio 2015

13 maggio 2016 | 10:20
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Maniscalco: osservazioni al rendiconto di bilancio 2015

L’ex Assessore alla Politiche Finanziarie: “Non vorrei che, per dimostrare di essere più efficienti del passato, anche questa maggioranza stia facendo gli errori politici già commessi”

Il Faro on line – “Premesso che, con questa mia ennesima osservazione a un documento di bilancio approvato in questi tre anni di Amministrazione Comunale di Pomezia, vorrei evitare di essere equivocato e considerato come colui che in modo strumentale analizza i dati e ne risalta le negatività soltanto al fine di screditare chi oggi governa la nostra Città. Anche perché, per quanto mi riguarda, è dal 1993 che faccio politica e che analizzo con scrupolosità gli atti amministrativi che conosco, compreso i miei, evidenziandone sia le parti negative che quelle positive. Quindi, anche in questa occasione vorrei dare un mio umile contributo attraverso una diversa chiave di lettura di un atto amministrativo particolarmente importante per un Ente Pubblico come il Rendiconto di Bilancio 2015, documento difficile e complicato da analizzare, soprattutto per i non addetti ai lavori. Per questo, proverò ad evitare di descrivere poco tecnicamente e non troppo dettagliatamente quella serie di numeri che fanno parte di questo documento contabile dell’Ente, molto diverso da un bilancio di un’azienda industriale/commerciale qualsiasi, provando a citare soltanto quelle parti del rendiconto di bilancio (residui attivi – Entrate) che se non incassati completamente, darebbero in futuro molti problemi agli equilibri del bilancio del Comune di Pomezia, con conseguenze negative (debiti) per le casse dell’Ente, e di conseguenza per i cittadini che ne pagheranno inevitabilmente tutti i contraccolpi come l’ulteriore aumento di tasse e tributi” – lo dichiara in una comunicato Antonio Maniscalco ex Assessore alla Politiche Finanziarie.

“Entrando nel merito del rendiconto di bilancio 2015 in oggetto – prosegue Maniscalco –  non posso evitare di evidenziare che a fronte di una previsione totale del recupero evasione/elusione per gli anni precedenti di oltre 188,4 milioni di euro si è riusciti ad incassare soltanto 14,6 milioni, corrispondente all’esiguo 7,7 % del totale.Ma soprattutto che, a fronte del suddetto negativo e scarso risultato, si sia addirittura deciso di prevedere ancora oltre 101 milioni di euro di residui attivi da recuperare, da riportare nel bilancio del 2016 sul quale, a parità di risultato ottenuto nel 2015, si dovrebbero incassare soltanto 7 o 8 milioni di euro max.Evitando perciò di entrare troppo nel particolare dei numeri, ed elencare tutte le risultanze delle singole voci di bilancio (Imu, Ici e Tarsu), che di fatto incidono per oltre il 90 % delle somme previste da recuperare nel 2016, mi limito a precisare che nel recupero di una delle suddette entrate tributarie si è riusciti a recuperare soltanto lo 0,1 % della somma totale prevista in bilancio 2015; a conferma chiaro della scarsa potenzialità operativa di recupero dell’Ente, che avrebbe dovuto far riflettere un po’ di più il sindaco sulla pericolosità della decisione presa”.

Mi auguro almeno che siano presenti in Amministrazione tutti i titoli giuridici che ne garantiscono la reale sostenibilità. Certo è che, l’aver deciso di riportare in bilancio la somma di 101 milioni euro di tributi e tasse pregresse da recuperare, al netto della somma dei residui attivi di competenza (+34,102 milioni), della detrazione dei residui passivi (€ 46,265 milioni), del fondo pluriennale vincolato per spese correnti (€ 63,803 milioni) e delle spese in conto capitale (€ 10,159 milioni), ha contribuito sostanzialmente a formare il risultato in attivo di bilancio di 15,6 milioni di euro. Di conseguenza mi permetto di evidenziare che il risultato di amministrazione di 15,5 milioni di euro “ottenuto” nel 2015 servirà ad aumentare in modo equivalente il potere di spesa nel bilancio di previsione 2016 e che, se non venissero realmente incassati almeno gran parte causerebbero nuovamente un passivo di bilancio con il nuovo aumento del debito totale del Comune di Pomezia, a meno di eventuali altre alchimie contabili nella stesura del rendiconto 2016, per ottenere un altro attivo di bilancio”.

“Non vorrei che, per dimostrare di essere più efficienti del passato, anche questa maggioranza stia facendo gli errori politici già commessi da qualche Amministrazione Comunale che, pur di provare di essere bravi commetteva l’errore di incrementare strumentalmente le entrate di bilancio per aumentare le capacità di spesa, generando però contestualmente l’aumento della situazione debitoria. Concludo facendo notare a chi legge che, anche in questa occasione e per l’ennesima volta, il Collegio dei Revisori dei Conti del Comune di Pomezia nella relazione sul rendiconto consuntivo 2015 dichiara testualmente (pag. 6) il “perdurante squilibrio finanziario derivante dal mancato introito corrente degli anni pregressi per la nota vicenda Aser, nonché la limitata e difficoltosa riscuotibilità dei residui attivi inerenti il recupero dell’evasione tributaria”, ed ancora, a pag. 12 in merito alle entrate per il recupero dell’evasione tributaria dichiara ancora che nel “controllo delle dichiarazioni e dei versamenti l’organo di revisione rileva che non sono stati conseguiti i risultati attesi”.A conferma di quanto da me evidenziato in più occasioni”.

“Pertanto, a fronte di quanto sopra esposto vorrei che i lettori facessero le seguenti riflessioni:
– Con un potere di riscossione crediti annuo del solo 7,7 % della somma totale inserita nel bilancio 2015 era opportuno continuare a mantenere la previsione di tali enormi somme di residui attivi da recuperare ?
– Ci sono in Amministrazione tutti i titoli giuridici validi a garantire la reale sostenibilità di incasso dei 101 milioni di euro residui attivi riportati in bilancio ?
– Cosa accadrà agli equilibri di bilancio se le suddette somme di dubbia e difficile riscossione non saranno in gran parte incassate ?
– E’ forse stata soltanto una abile manovra contabile atta ad ottenere un risultato positivo di 15,6 milioni di euro nel rendiconto di bilancio 2015 finalizzata a dimostrare ai cittadini di essere stati più bravi degli amministratori precedenti ?
– Non si è dato forse troppo rilievo allo spot pubblicitario invece che importanza alla reale corrispondenza degli equilibri di bilancio del Comune di Pomezia ?
– In questa situazione di incertezza e di scarsa potenzialità di recupero delle somme iscritte a bilancio e da recuperare (residui attivi), fareste voi la stessa pericolosa manovra finanziaria nella gestione del bilancio della vostra azienda o della vostra famiglia, rischiando di spendere i vostri soldi prima ancora di incassarli ?
Ai posteri l’ardua sentenza” – conclue Maniscalco.