Regione definanzia la pista ciclabile Roma-Fiumicino
Bonafaccia: “Se c’erano i soldi, cosa è mancato? I ciclisti della capitale sono una risorsa che nessuna amministrazione è stata in grado di cogliere appieno”
Il Faro on line – “A causa dell’incapacità e dell’inerzia del Campidoglio, la Regione Lazio ha definanziato l’intervento per la pista ciclabile percorso ciclopedonale sugli argini del fiume Tevere riva destra tra il Grande Raccordo Anulare e Fiumicino.
Una sconfitta per Roma che non deve passare inosservata in un momento in cui i ciclisti non hanno aree e spazi adeguati per circolare” – dichiara in una nota Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio di Fratelli d’Italia – Alleanza nazionale
“La vicenda – continua Santori – è paradossale e denota tutta l’incapacità degli amministratori capitolini, che si è lasciata sfuggire una grande occasione per realizzare un progetto di mobilità alternativa. Infatti, per realizzare la pista, tra il 2007 ed il 2008 vennero impegnati oltre 1 milione 700 mila euro, ma quasi mezzo milione andò in perenzione prima nel 2009, poi nel 2012, e non venne mai recuperato a causa della mancanza della consegna della documentazione richiesta comprovante l’effettiva realizzazione dell’intervento”.
“In seguito – conclude – venne data una nuova opportunità al Comune, con lo stanziamento di 600 mila euro tra il 2013 ed il 2014, ma la metà tornò presto al mittente perchè il Campidoglio non presentò la rendicontazione, un altro pastrocchio della giunta dell’ex sindaco Marino. Infine, non avendo il comune mai avviato i lavori, la regione ha definanziato l’intervento”.
Sulla vicenda si è espresso anche Fausto Bonafaccia, presidente di BiciRoma: “Sono anni che BiciRoma chiede di realizzare quell’intervento senza avere risposte da parte dell’amministrazione comunale. Se c’erano i soldi, cosa è mancato?
I ciclisti della capitale sono una risorsa che nessuna amministrazione è stata in grado di cogliere appieno.
In un contesto in cui il trasposto pubblico è colmo di disservizi, la ciclabilità è l’unica mobilità sostenibile nel breve termine. Siamo molto delusi ma continueremo a lottare senza tregua, perchè la ciclabilità deve essere il faro delle future amministrazioni comunali”