Diego e Lorenzo Del Proposto, i fratelli del karate Mushin
Uniti sul tatami e nella vita. Entrambi campioni mondiali Wkc, di kata, festeggiano i 20 anni del dojo e si preparano per il Mondiale di Rimini
Il Faro on line – Sono tra i campioni leggendari di karate, del Mushin di Eschilo 2. I grandi atleti, a cui i più giovani oggi, guardano, per percorrere la strada del Cuore Puro e nel dojo di Casal Palocco, Diego e Lorenzo, rappresentano due colonne portanti. Istruttori dei gruppi dei bambini e atleti, ancora sul tatami. In attesa di scendere sui tappeti del Mondiale di Rimini, dal 24 al 26 giugno prossimi, sotto l’insegna della World Karate Confederation, hanno festeggiato, insieme a tutti gli altri amici e compagni di squadra, i 20 anni del Mushin, il 9 giugno scorso.
Sono loro i fratelli del Mushin. Entrambi della categoria senior, di una cintura marrone-nera, molto preziosa. Un 3° Dan affascinante per entrambi e conquistato sul tatami, a forza di medaglie nazionali ed internazionali, importanti, come altrettanto fondamentali, sono stati, anche i molti, pomeriggi e sere trascorse, ad allenarsi. E’ una passione innata, per i fratelli Del Proposto, quella per il karate e questa disciplina orientale, li ha visti sempre protagonisti assoluti, come anche innamorati, della sua filosofia ed interiorità. In perfetta armonia, tra loro, Diego e Lorenzo, si prendono per mano e salgono sul tatami, per condividere insieme, la sua inspiegabile emozione: “E’ una bellissima cosa, trovarci a gareggiare, facendo parte della stessa squadra – dichiara Lorenzo, a margine della festa Mushin, continuando – sperando insieme, di arrivare, sul punto più alto del podio”.
Accanto, l’uno all’altro, sempre, Il Faro on line li ha incontrati ed intervistati, per far scoprire ai suoi lettori, il mondo di questi due fratelli del karate Fiam e dalle loro parole, ha scoperto un legame molto profondo ed un grande sogno, che presto si realizzerà: “Quella forse più bella dovrà ancora arrivare”. In questo modo, Diego risponde ad una domanda. Devono essere state davvero tante quelle particolari emozioni dello sport, condivise insieme e vissute anche, individualmente. Tuttavia, il campione mondiale del kata Wadoryu a squadre, del 2011, punta dritto verso un particolare gioco del destino, che li vede entrambi attori: “Si realizzerà il mio sogno sportivo – dice Diego, riflettendo – essere in Nazionale, insieme a mio fratello Lorenzo”. Le convocazioni del 25 maggio scorso, li ha visti infatti, apparire insieme, nella lista degli atleti azzurri, che parteciperanno ai Campionati Mondiali Wkc 2016 ed il vincitore di 16 medaglie, in carriera, sottolinea, proseguendo: “Saremo al Mondiale, fianco a fianco”. Deve essere speciale, condividere una strada affascinante, come quella del karate, insieme al proprio fratello e Lorenzo descrive, il loro legame, in questo modo: “Siamo un connubio perfetto. Somiglia a quello del Tao, con il yin e lo yang, che unendosi, vanno a creare un’armonia perfetta”.
E questa perfezione delle arti marziali, è testimoniata dalla loro lunga e brillante carriera. Diego ha vinto ben 16 medaglie, con 5 ori, 5 argenti e 6 bronzi, in bacheca. Mentre Lorenzo, ne ha conquistate, ben 17. Anche per lui, gli ori e gli argenti vinti, sono stati 5. Con 7 bronzi, al collo, ottenuti, sul tatami. Il primo dei due, nato nel 1988 e che ha iniziato per primo, il suo percorso individuale, nel Bushido, ha vinto un titolo mondiale nel 2011, nel kata a squadre e nello stile del Wadoryu. Si è replicato poi, ancora in questa specialità, sul primo gradino del podio. Lo ha fatto, sotto la bandiera continentale, degli Europei 2010 e da solo, ha vinto l’argento europeo, nelle forme del karate. Due volte, campione italiano, Diego, nel 2015 e nel 2016, ha condiviso questa gioia del titolo italiano, insieme ai suoi compagni di squadra, che lo hanno eletto, capitano del Mushin. E nel Mushin Team, brillano anche i titoli mondiali di Lorenzo. Ben 4, per lui. 3 volte, è salito sul gradino più alto del podio mondiale Wkc, nel kata Wadoryu a squadre, mentre una sola volta, lo ha fatto, nella specialità individuale. Due volte, è stato vicecampione mondiale e 3 volte, è stato campione dorato, nelle competizioni tricolori.
Due elementi di una stessa anima, Diego e Lorenzo, per un dojo che il capitano del Mushin di Eschilo 2, sarà sempre importante: “E’ la mia seconda famiglia – esordisce Diego, continuando – è la mia anima. Il mio sangue. Il mio cuore. Il mio tutto”. E si è commosso, il primogenito della famiglia Del Proposto, durante la festa dei 20 anni del Mushin: “Era impossibile non piangere. Rivedere poi, dei vecchi amici, con cui hai passato tanti momenti importanti, è stato toccante”. Anche per Lorenzo, il karategi del Mushin, rappresenta una seconda pelle: “Sono 15 anni che ne faccio parte – racconta, proseguendo – essere riferimento poi, per tutti questi ragazzi, come istruttore, è una cosa bellissima”. Ha seguito Diego, il fratello Lorenzo, di 4 anni più piccolo e la mamma, mano nella mano, ha portato anche lui, al Mushin Karate Eschilo, accanto al fratello maggiore. Ed i ricordi di entrambi, si vanno a concentrare là, nella massima competizione di un Mondiale, che per ogni atleta, è sempre il vertice delle competizioni a cui partecipare. Allora, anche per Lorenzo, come per Diego, la prima emozione che non si scorda mai, come il primo amore, va a finire lì, sotto i colori della Wkc: “E’ stato il primo Mondiale per me, disputato in casa – racconta Lorenzo – avevo 18 anni”. Con il pubblico in visibilio, come lui stesso dice, ha raggiunto il suo primo oro iridato: “Avevo appena terminato il mio kata e non so cosa fosse stato … forse, per la mia sicurezza. Ma ero certo che avevo vinto”. E dopo altri atleti, dopo di lui scesi sul tappeto, Lorenzo si è accorto, che le cose stavano proprio così: “Ero sicuro di aver vinto, non so perché e sono andato a piangere, su di un altro tatami, poco distante. Da solo, in ginocchio, ho pianto tantissimo per la gioia”. Sono questi i retroscena, che gli appassionati di sport e di karate, si augurano di leggere e di conoscere, dalle parole dei grandi atleti della disciplina. Momenti particolari. Attimi, irripetibili. Anche per Diego, l’emozione più bella è targata di azzurro e per lui, tra le altre, come per tutti i titoli vinti, è stata la prima chiamata in Nazionale Fiam: “La mia emozione più bella l’ho vissuta, quando ho ricevuto la mia prima convocazione in azzurro”.
E se per Diego, la nascita e la crescita del Mushin, è stato un processo importante, durato per 20 anni, secondo Lorenzo, il suo dojo di appartenenza, è una perla da custodire e dove ritrovarsi insieme al proprio fratello. A gareggiare, indossare lo stesso karategi ed insegnare ai bambini, all’interno del Gruppo del Mushin Team, mediante la strada dell’Edukarateam. E questo, è un gioiello altrettanto prezioso.
Un diamante condiviso in due ed entrambi, uguali per amore del karate e diversi per carattere, come giusto che sia, vivono questa esperienza a 360 gradi: “La caratteristica più bella di Lorenzo, è la sua sicurezza – sottolinea Diego – è questo suo pregio, insieme alla sua caparbietà, che gli ha permesso di essere un punto di riferimento, non solo per la Federazione, ma anche per il Mushin stesso”. Durante le gare, Lorenzo riesce ad essere più espansivo e rilassato, rispetto a Diego ed il secondogenito della famiglia Del Proposto, lo spiega in questo modo: “Io vado in giro, scherzo con le persone. Lui no. E’ concentrato, sta lì e pensa a se stesso”. Sente molto, la gara, il capitano Diego. Anche Lorenzo lo fa, con tutta la serietà che lo contraddistingue. Caratteristica di entrambi i fratelli del Mushin Karate Eschilo 2. Due parti diverse di una stessa anima. Uno spirito in cammino, sempre, verso la perfezione della via del Do. Quella del karate supremo. E nel Cuore Puro Mushin, Diego e Lorenzo si ritrovano, fratelli e più uniti che mai. Verso il punto più alto del podio.
Alessandra Giorgi