Regione lazio: un Piano per il contrasto degli abusi sui minori

22 giugno 2016 | 14:32
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Regione lazio: un Piano per il contrasto degli abusi sui minori

Il Faro on line – La Regione Lazio intende avviare un percorso di miglioramento e mantenimento della qualitàdelle prestazioni e dell’uso delle risorse, nonché di omogeneizzazione di standard qualitativi perquanto riguarda gli interventi di prevenzione e contrasto al maltrattamento e all’abusoall’infanzia e all’adolescenza. La promozione e il sostegno di azioni in tale ambito ha comeobiettivo quello di garantire alla popolazione minorile del territorio regionale risposte qualificatenelle situazioni di rischio psico-fisico, conseguenti alla mancata tutela e protezione, nonchéinterventi omogenei e coerenti.

L’ottica della prevenzione primaria consente di accogliere le situazioni di criticità familiare inmodo tale da favorire interventi a beneficio e a tutela dei minori; mentre le azioni di prevenzionesecondaria e terziaria si orientano a mettere in campo interventi di contrasto dell’abuso e delmaltrattamento sui minori e azioni di protezione/tutela con il concorso della giustiziaminorile/ordinaria.

Obiettivo fondamentale è la promozione di una rete di Centri regionali di eccellenza per ilcontrasto degli abusi e maltrattamenti che, in un’ottica di scambio sinergico con i servizi sociosanitariterritoriali e gli Organismi giudiziari (Tribunale per i Minorenni/Tribunale Ordinario), nonché di cooperazione inter-istituzionale, possano garantire un alto contenuto specialistico edelevati standard qualitativi, nel rispetto delle linee guida sull’abuso e maltrattamento accreditatea livello regionale e nazionale.
Al fine di favorire in modo coordinato, tempestivo ed efficace interventi nell’ambito sociale, clinico e giuridico, in una convergenza di obiettivi finalizzati alla protezione dei minori, la Regione Lazio intende procedere all’istituzione di un elenco regionale di “Centri specialistici per il contrasto degli abusi e maltrattamenti”, i cui requisiti saranno oggetto di valutazione a seguito diun avviso pubblico e in favore dei quali sarà individuato un cofinanziamento.

Un Centro specialistico si configura, nella rete regionale, come un servizio di eccellenza specializzato nella pronta accoglienza e nella presa in carico integrata di situazione complesse di maltrattamento ed abuso, in accordo e su mandato del Servizio Sociale territoriale competente che rimane titolare del progetto di intervento sul minore. La presa in carico coinvolge anche la sua famiglia, attraverso la realizzazione di un percorso valutativo e terapeutico sulle competenze genitoriali e la gestione di incontri protetti.
Ogni Centro deve garantire a tutti i bambini e adolescenti sottoposti ad esperienze di abuso e maltrattamento un tempestivo e pieno accesso ai servizi di sostegno, per fornire risposte differenziate sia in termini di valutazione che di trattamento clinico.

In un’ottica di lavoro di rete è prevista la costituzione di un Tavolo di coordinamento regionale, all’interno del quale i Centri regionali operano in modo integrato e, in un rapporto di scambio culturale e scientifico, condividono percorsi di ricerca per un ampliamento delle conoscenze sugli esiti traumatici dell’abuso e maltrattamento a danno dei minori.
Attraverso il confronto e lo scambio tra diversi modelli, metodologie, strumenti e prassi operative si favorisce la realizzazione di interventi omogenei e coerenti su tutto il territorio regionale, consentendo altresì di far emergere e raccogliere elementi informativi sul fenomeno dell’abuso e maltrattamento, sotto il profilo quantitativo e qualitativo.

Si intende, altresì, promuovere azioni di tutela delle vittime minorenni di abuso sessuale online attraverso il progetto sperimentato in due territori nei quali si è provveduto ad avviare unconfronto volto alla definizione delle procedure per il monitoraggio dei casi, alla loro applicazionee alla definizione di una formazione specifica degli operatori.

Confronto, questo, che ha portato inquesta fase intermedia alla predisposizione di due protocolli operativi, il primo tra ASL RM2 eMunicipio VIII di Roma Capitale e il secondo tra ASL RM5 e Comune di Albano, entrambi per l’adozione di procedure operative a tutela e presa in carico delle vittime minorenni di abuso sessuale on line.

L’intenzione è quella di estendere la sperimentazione a tutti i territori del Lazio con il coinvolgimento in particolare delle istituzioni scolastiche e del no profit.