Fiumicino: scontri, insulti e rabbia. Ma la protesta non ferma i rifugiati
Arrivati con due pullmini in via Bombonati i primi 20 richiedenti asilo. Alta tensione tra sindaco e opposizione. Il presidio dei cittadini rimane
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Il Faro on line ā Altissima tensione stamattina a Fiumicino Ā in via Trincea delle Frasche angolo via Bombonati. Eā lƬ infatti che esiste la struttura per accogliere i 50 richiedenti asilo che il Prefetto di Roma ha destinato per la cittĆ . In forza di una legge nazionale e di un bando vinto da una cooperativa che a sua volta ha avuto in gestione da un privato una palazzina allāIsola Sacra. Circa 150 persone, in presidio giĆ da domenica mattina quando il nostro giornale ā unico a dare la notizia, poi seguito a ruota da tutti gli altri, locali e nazionali ā ha anticipato che il lunedƬ era il giorno prescelto per lāarrivo dei primo 20 profughi.
Un cordone di polizia controllava lāaccesso alla strada, con la presenza anche della polizia municipale. Slogan, cori e rabbia sotto il sole cocente. Fino allāarrivo del sindaco, preso di mira sia dai rappresentanti dellāopposizione presenti sia dai cittadino ormai stanchi e inferociti. CāĆØ stato anche un tentativo di sfondare il cordone di polizia, quando tra il sindaco e alcuni membri dellāopposizione sono volate parole grosse. Un parapiglia durato qualche minuto, per fortuna poi sedato dai dirigenti di polizia intervenuti con lāausilio della celere (che perĆ² non ha mai indossato il casco, come segno di distensione nei confronti dei cittadini).
Anche se alla fine perĆ² gli scontri ci sono stati, esattamente nel momento in cui sono arrivati due pullmini con dentro gli immigrati destinati a Fiumicino. La gente ha fatto muro, sono intervenuti anche agenti in borghese, tafferugli, spintoni e qualche schiaffo. I pullmini hanno fatto retromarcia e sono andati in una strada parallela, da dove presumibilmente a piedi sono stati fatti arrivare gli immigrati. Che adesso sono nella palazzina a loro destinata. Ma il presidio, cosƬ come la mobilitazione dei residenti, prosegue.
Angelo Perfetti