Manifestazione no-biogas: le ragioni di una mancata partecipazione dei comitati
Il Comitato per Lavinio e Lavinio No-Biogas: “Le nostre organizzazioni sono apartitiche. Le regole statutarie non ce lo permettono”
Il Faro on line – “Il Comitato per Lavinio e Lavinio No-Biogas, al pari di tante altre libere associazioni di cittadini, non hanno aderito alla manifestazione organizzata contro la costruzione delle centrali biogas ad Anzio. Non vi hanno aderito, pur condividendone gli obiettivi finali, per evidenti motivi che si ritrovano delle stesse ragioni istitutive sia del Comitato per Lavinio sia di Lavinio No-Biogas e cioè la totale apartiticità delle due organizzazioni.
Infatti l’invito alla manifestazione ci è giunto dalla segreteria di Rifondazione Comunista in nome e per conto del Comitato Anzio no Biogas e, con tutto il rispetto dovuto verso coloro che cercano di operare per cause valide, non vi abbiamo aderito perchè le regole statutarie non ci permettono di far parte di attività di partito che, per ovvie ragioni, pur se nate per ragioni socialmente congrue, sono sempre finalizzate a ragioni di consenso politico e di parte” – lo dichiarano in una nota il Comitato per Lavinio e Lavinio No-Biogas.
“Siamo sempre convinti – prosegue la nota – e gli esempi sono tanti, che molte attività promosse da partiti politici nascono per iniziativa degli stessi e vengono spesso travolte dalle ragioni di convenienza di parte. Molto spesso le manifestazioni di partito sono finalizzate alla carriera politica di coloro che le organizzano.
Partiamo anche dalla convinzione che i territori debbano esprimersi attraverso la gente che vive o subisce gli eventi o i soprusi del potere locale: la partecipazione di rappresentanti politici estranei che intervengono in manifestazioni, che li riguardano solo in modo ideologico, non ci convincono. Riteniamo che il problema non sia la tecnologia del biogas ma la politica di smaltimento dei rifiuti del nostro territorio in tutti i suoi aspetti”.
“Siamo convinti – si ribadisce – che i cittadini non abbiano bisogno di nessun intermediario o tramite politico per condividere, contrastare o combattere azioni e decisioni prese dalle istituzioni: siamo convinti che i cittadini possano farlo direttamente come cittadini liberi da guinzagli di partito.
Questa certamente non è la via più facile perché porta a rinunciare all’impiego delle strutture ed i mezzi che i partiti offrono ai propri aderenti , inclusa la mobilitazione di persone di altri comuni, ma lascia liberi da coinvolgimenti ideologici e rende credibili da parte di tutti.
Questo atteggiamento, però, non significa rifiuto del contrasto duro quando necessario, condiviso e finalizzato ad obiettivi ben visibili e concreti. Per quanto attiene alla opportunità, riteniamo che una manifestazione finalizzata alla sensibilizzazione, non dovrebbe essere organizzata a livello comunale ma dovrebbe aver luogo fuori dalla sede della Regione Lazio che, unica, ha la facoltà di legiferare e di rifiutare la realizzazione delle due centrali di Anzio”.
“La nostra attività – proseguono i Comitati – continua a livello istituzionale. Abbiamo partecipato ad una prima riunione con l’Assessorato all’Ambiente della Regione Lazio e contiamo di lavorare in modo concreto in questa direzione, visto che è questa la sede in cui le decisioni vengono prese.
Lo faremo in silenzio e con costanza perché noi lo facciamo da cittadini liberi da vincoli ideologici che non parteciperanno mai ad elezioni per ottenere cariche politiche: non passeremo mai all’incasso per il lavoro fatto. Il problema che assilla il nostro territorio nell’immediato è quello dei rifiuti che lo hanno trasformato in una pattumiera a cielo aperto”.
“Abbiamo cercato, come Comitato per Lavinio, di dare una mano a risolverlo attraverso un progetto di collaborazione offerto al Comune di Anzio, che abbiamo chiamato Clean, ma abbiamo trovato interlocutori incapaci di comprenderne la validità e la possibile efficacia per cui abbiamo deciso di decretarne la fine e di riacquistare la nostra capacità di critica e di contrasto che intendiamo far sentire. Ci piace ribadire che le centrali Biogas costituiscono un problema di rifiuti anzi i rifiuti sono i genitori delle centrali, ma certamente non sono una tigre facile da cavalcare e, pur se assilla i cittadini, non suscita eccessivo interesse da parte dei partiti politici”.
“Le tante adesioni alle nostre iniziative ed a Lavinio No-Biogas restano le ragioni della nostra attività per cui invitiamo tutti i cittadini di buona volontà a darci una mano. Gli incontri del martedi del Comitato per Lavinio riprenderanno il giorno 6 settembre. Ma molti di noi continueranno ad essere attivi sul territorio e continueranno a lavorare per difenderlo dall’incuria e dal degrado, per cui ogni cittadino potrà contattarci agli indirizzi: lavinionobiogas@hotmail.com – comitatoperlavinio@hotmail.com” – conclude la nota.