In via di Castelfusano, il camping resta chiuso per blocco lavori. In corso le verifiche per determinare le regolarità di permessi e concessioni
Il Faro on line – “Da qualche giorno, all’interno della struttura, si possono notare una dozzina di case mobili, attrezzatissime con aria condizionata, complete di tutti i servizi, una trentina di contenitori per la raccolta dei rifiuti (secchioni), il tutto sta dando adito a commenti e riflessioni per un possibile insediamento di un nuovo centro raccolta per immigrati. Dopo sopralluogo fatto, direttamente sul posto, e avendo avuto un incontro ravvicinato con una guardia di sorveglianza, la situazione si rivela di tutt’altra natura. A causa di vari tentativi di furto all’interno della struttura, le case mobili, li installate per essere adibite ad uso dei turisti, verranno quanto prima portate via in attesa della risposta degli organi competenti, che stanno valutando la riapertura del complesso” – è quanto dichiara Gaetano Di Staso del Direttivo CdQ Ostia Antica-Saline.
“La paventata paura – prosegue la nota – forse giustificata, di un nuovo centro di accoglienza in via di Castelfusano, è stata subito dichiarata falsa dal sorvegliante responsabile della società che, proprio per l’ingente investimento economico, messo in campo, si esclude categoricamente da parte della dirigenza, un uso di quel tipo, essendo certi della prossima riapertura della struttura, praticamente pronta ed agibile per ricevere migliaia di turisti, e offrire oltre 280 posti lavoro, e convogliando un concreto ritorno economico per la comunità locale. Tutto il materiale che ha messo in discussione l’uso improprio della struttura turistica (secchioni e case mobili) era già previsto, prima del blocco dei lavori per completare l’intera area interessata”.
“Chiaramente, vogliamo dare per certe le dichiarazioni del sorvegliante responsabile, ma come cittadini, associazioni e CdQ locale, ci sarà la massima attenzione nel seguire lo sviluppo dell’intera vicenda” – conclude Di Staso.