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Delusione per la discutibile sentenza del consiglio di stato su “Ostia Mafiosa”

3 settembre 2016 | 10:58
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Delusione per la discutibile sentenza del consiglio  di stato su “Ostia Mafiosa”

E’ passata sorprendentemente sotto silenzio il pronunciamento imprevedibilmente negativo sul ricorso contro lo sproposito giuridico di infangare il nostro territorio con il marchio di “Ostia Mafiosa”

Delusione per la discutibile sentenza del consiglio  di stato su “Ostia Mafiosa”

Il Faro on line – ”Stupisce che con una generica motivazione, ricorso non fondato, si siano cancellate le speranze di vedere in qualche modo riabilitato, seppur parzialmente, il nostro X Municipio, colpito profondamente e con danni permanenti per i mancati investimenti privati sul nostro territorio a causa dell’infamante impronta di “Ostia Mafiosa” e con il parallelo danno democratico dell’impedimento di rinnovare i nostri organi amministrativi nelle ultime elezioni producendo una indebita lesione dei diritti Costituzionali per chi abita nel nostro territorio Municipale. Non vanno trascurati i danni già riscontrati con l’annullamento delle stesse gare pubbliche in quanto mancanti del certificato Antimafia che sarà obbligatorio per ogni contratto o concessione per ben 5 anni.” – afferma Gioacchino Assogna di Soccorso Cittadino.

”Siamo in presenza di un atto forzato – continua il comunicato – esclusivamente di natura politica, che ha contravvenuto persino l’assetto Istituzionale che giustamente prevede l’operatività dei Municipi ‘nell’ambito dell’Unità di Roma Capitale’ e, quindi, non può essere considerato un Ente autonomo dal Comune stesso. A nulla sono valsi i rilievi evidenti che è stato sciolto il Consiglio del X Municipio già sciolto da 5 mesi, con il Presidente Tassone agli arresti e i Dirigenti tutti rimossi, tali da non poter ripetere gli atti illegittimi e corruttivi presi a base del provvedimento. Peraltro, la stessa Relazione Prefettizia non riconosceva la sussistenza dei presupposti per lo scioglimento a causa di infiltrazioni mafiose”.

”L’attesa fiduciosa sul Consiglio di Stato – spiega Assogna -, alimentata peraltro dalla recente sentenza del Tribunale di Roma sul sodalizio “Fasciani-Triassi”, con l’esclusione dell’aggravante di Associazione Mafiosa per le loro attività criminali nel territorio, si è purtroppo infranta contro la liquidatoria decisione “Ricorso non fondato” senza alcuna parola sui rilievi giuridici validi e ben argomentati da Marco Lombardi, frustando il suo meritorio impegno professionale volto a ripristinare un sollecito diritto alle nostre scelte democratiche elettorali per il superamento di questa paralisi Commissariale e dare nuovo impulso ai necessari sforzi di un rilancio economico, sociale e culturale, di cui si avverte un grande bisogno.”

”Tutte le forze Sociali e le tante Associazioni Socio-Culturali – conclude in comunicato – dovrebbero avvertire questo preoccupante stato di abbandono e di regresso delle attività del nostro territorio, per aprirsi ad una discussione approfondita e ad un impegno di forte impulso alle molteplici potenzialità presenti per il rilancio in tutti i settori. Rinnoviamo comunque il nostro riconoscente “Grazie a Marco Lombardi” e in questo di rappresentare il comune sentire di moltissimi cittadini che amano il nostro territorio.”